Non ancora pienamente agile per il pubblico, il Castello Normanno viene intanto ripulito

Lo stesso compare nei Cis per il potenziamento dell’accessibilità e la valorizzazione dei beni culturali lametini

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Al momento online si certifica che è in atto un intervento di pulizia, ma per quelli richiesti per far diventare agibile e sicuro il Castello Normanno Svevo ancora non ci sono assicurazioni da parte dell’amministrazione comunale lametina.

Sul profilo Facebook del Comune di Lamezia Terme vengono postate le foto degli operatori impegnati nel tagliare l’erba all’interno e lungo la scalinata di ingresso del bene storico culturale, da anni chiuso al pubblico (almeno ufficialmente, visto che negli anni qualcuno è riuscito ad entrare ed immortale il momento sui social) poiché ritenuto non sicuro o agibile già prima dell’arrivo della terna commissariale.

Lo stesso compare nelle proposte lametine dei contratti istituzionali di sviluppo tra gli interventi per il potenziamento dell’accessibilità e la valorizzazione dei beni culturali lametini (Castello Normanno, Abbazia Benedettina, Terina, Bastione di Malta) per un importo complessivo pari a 13.896.785,64 euro. I Cis della provincia di Catanzaro son stati però affidati ad Invitalia, il cui amministratore delegato, Domenico Arcuri, ora è però impegnato come responsabile nell’emergenza dovuta alla pandemia Covid-19. Ufficialmente quindi non ci sono passi in avanti a riguardo.

Non esiste neanche un atto di indirizzo della giunta comunale su come il bene sarà valorizzato e gestito, o se il tutto passerà in competenza di altre istituzioni. In tal ambito oggi l’assessore Giorgia Gargano ha ottenuto, oltre alle deleghe a “Pubblica Istruzione e Cultura – Musei e Biblioteche”, anche quella al “Servizio Civile”, tipologia di attività che potrebbe riguardare anche l’ambito culturale, con sede dei potenziali servizi che era stata prevista nella riconversione originale nell’ex mulino all’ingresso della scalinata di accesso al Castello.

Per il momento né turisti né cittadini lametini possono sapere quando i ruderi della struttura che domina dall’alto il Golfo di Sant’Eufemia potranno essere visitabili e valorizzati, ma nell’anno della pandemia globale l’estate 2020 non nasce con i migliori aspetti per quanto riguarda eventuali flussi da dover intercettare.

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