Presentato il progetto incentrato sulla figura di Pietro Ardito con appuntamenti fino al 31 agosto

Nelle scuole Raffaele Gaetano e Francesco Polopoli terranno incontri incentrati sulla figura storica lametina

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Presentato il progetto incentrato sulla figura di Pietro Ardito redatto dall’omonima associazione che ha sede nel rione di San Teodoro, il cui calendario avrà vari appuntamenti fino alla conclusione del 31 agosto.

Enzo Mastroianni, presidente dell’associazione, non cela «orgoglio per poter portare avanti questo progetto incentrato su una figura storica per diverso tempo non abbastanza ricordata. Un parroco ed un letterato che ha segnato la storia dell’allora Nicastro», precisando come «il comitato scientifico formato da Bagalà, Gaetano, Polopoli, Panarello, e la famiglia Ardito, analizzerà tutto il materiale in possesso. Coinvolte anche le scuole Ardito-Don Bosco e Perri-Pitagora, perché è giusto che siano i ragazzi a conoscere questa figura lametina».

Ad illustrare i dettagli del progetto, finanziato dalla Regione nell’annualità 2019 con il bando per rafforzare l’identità culturale locale, Giacinto Gaetano del sistema bibliotecario lametino, che rimarca come «la rete tra scuola, sistema bibliotecario, l’associazione Chiostro e Kairos, punta a portare all’attenzione del pubblico e degli studenti il patrimonio lasciato in eredità da Pietro Ardito, aggiungendo il materiale inedito conservato nel corso dei decenni dalla famiglia».

Nelle scuole Raffaele Gaetano e Francesco Polopoli terranno incontri incentrati sulla figura storica lametina, con gli studenti che dovranno mettere in scena aspetti delle opere studiate, venendo affiancati da esperti di associazioni teatrali locali.

Un convegno più strutturato al Chiostro si concentrerà sulla figura di Ardito come patriota e poeta, ospitando anche esperti di livello nazionale per dare un approfondimento più specifico, dando poi in stampa una pubblicazione con gli atti del convegno insieme agli inediti.

Si digitalizzerà così tutto il materiale noto ed inedito per essere poi veicolato in tutte le scuole calabresi, preceduto da una mostra bibliografica dello stesso, elevando il premio Ardito rivolto agli studenti non solo lametini in due rami: quello per le scuole dell’obbligo, quello per superiori e università, puntando a diversi livelli diversi sulla critica ai testi di Ardito.

Si sta valutando di allestire un qualcosa di artistico anche all’interno della casa dove nacque e morì lo stesso Ardito, recuperando gli oggetti originali per ricreare lo studio e l’ambiente di vita del letterato.

«Era molto legato al territorio, rinunciando a carriera e cattedra fuori dalla Calabria per tornare nel rione di San Teodoro» rimarca Gaetano, «una testimonianza culturale ma anche di fede, non rinunciando al proprio ruolo di sacerdote».

Sulla «tutela del ricordo e della memoria» si concentra l’intervento del sindaco Paolo Mascaro, perché «in questa vita frenetica in cui tutto scorre e sembra possa essere dimenticato, le radici e la tradizioni locali possono e devono essere mantenute. Pietro Ardito è stato una grande personalità di questa terra, il ricordo deve essere tramandato e riconosciuto anche dalle nuove generazioni che saranno la prossima classe dirigente».

Il sindaco ricorda di «aver nel cuore il nome di Pietro Ardito avendo frequentato la scuola sia da studente che da figlio di insegnanti, ma oltre agli aspetti personali mi piace ricordare come sia un letterato che amava stare tra la gente e non vivere come una personalità di elitè. Per questo è importante che si parta dalle scuole ad instaurare i buoni esempi, diffondere cultura in tutta la città».

Mascaro usa toni di ottimismo nel rimarcare che «la città va avanti nonostante le limitazioni dovute dal Covid.19, abbiamo affidato la gestione triennale dei parchi che dovranno tornare ad aprirsi alla vivibilità quotidiana anche in ottica di iniziative culturali. Davanti abbiamo un percorso che durerà mesi, insieme».

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