Una collettiva di 9 artisti greci chiude “Catàgeios. L’antro dell’artista – Le opere e i giorni”

Curata da Faye Tzanetoulakou, critica e storica dell’arte, curatrice indipendente, direttore artistico di culturenow.gr

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Pramantha Arte annuncia che sabato giungerà al termine il ciclo espositivo del progetto “Catàgeios. L’antro dell’artista – Le opere e i giorni” con una collettiva di artisti greci curata da Faye Tzanetoulakou (critica e storica dell’arte, curatrice indipendente, direttore artistico di culturenow.gr) dal titolo “Esplorando rare mistificazioni. Un saggio visuale sul sublime ctonio contemporaneo”.

La collettiva presenta le opere di 9 artisti, di diversa provenienza ellenica, che attraverso diversi linguaggi – pittura, scultura, disegno, video, performance – si sono confrontati con il progetto Catàgeios realizzando ciascuno un’opera intorno al concetto di sublime ctonio, individuato come chiave di interpretazione e riflessione estetica fulcro del progetto stesso.

La mostra si presenta come una sorta di saggio visuale in cui le opere di Aggelos Antonopoulos, Sotiris Batzianas, Katerina Diakomi, Tzimis Efthymiou, Phoebe Giannisi, Gioula Papadopoulou, Nikos Podias, Vasiliki Sagkioti, Dimitris Zouroudis declinano le questioni fondamentali sottintese all’operazione Catàgeios, attraverso svariati approcci – politico, antropologico, sociologico, psicologico, onirico, mitologico, filosofico – restituendo una ricchezza e una profondità interpretativa e di espressione che riportano alla luce quello spirito che fu culla della civiltà occidentale.

“L’uomo del XXI secolo – dichiara la curatrice greca Faye Tzanetoulakou – sta vivendo in un’era di demistificazione eccessiva. La cosiddetta era antropocentrica, caratterizzata da una crescita stimolante nella scienza che ha portato le persone a diventare sempre più scettiche sulle cose che non hanno una ragione positivista, utilitaristica o pragmatica per la loro esistenza, in grado di essere vissuta in modo tangibile attraverso il regno dei sensi. L’argomento per la mostra di arte greca contemporanea “Exploring Rare Mystifications” inizia con la definizione dell’idea del sublime ctonio, nel momento in cui la natura ha raggiunto il suo punto più problematico; un tema che sottende il nucleo principale del Progetto Catageios, che vuole indagare fondamentalmente ciò che sta sotto la nostra cultura globalizzata e superficiale, ciò che unisce le persone con le loro radici ancestrali e genuinamente universali”.

“La mostra – spiega ancora Faye Tzanetoulakou – ci presenta una rassegna artistica contemporanea delle manifestazioni sublimi ctoniane nella produzione culturale greca. Il pensiero filosofico che esplora il Sublime sarà analizzato attraverso il suo impatto sull’arte greca, che nonostante la crisi finanziaria, prospera sulla sperimentazione e sulle sinergie produttive tra artisti, critici d’arte, performer, poeti e filosofi”.

“Le domande che, attraverso il processo artistico, cercheranno risposte dettagliate – continua la curatrice – sono le seguenti: quali sono le condizioni appropriate e come viene costruito il Sublime Contemporaneo per esprimere la cultura attuale di una società piena di contraddizioni ideologiche e rotture? Quali forme ‘indossa’ il Sublime in una nuova era caratterizzata dall’assenza del Mito? Come si ottiene il “ritorno al futuro” attraverso l’uso di tecniche e materiali tradizionali ma anche innovativi? Come può la Pittura, dopo il predominio della saggistica e dell’arte concettuale, diventare l’Idea? Se, e in che modo, lo scontro del positivismo, che caratterizza l’epoca delle più alte conquiste tecnologiche, è in grado di dialogare con l’agnosticismo sublime e come questo si riflette nell’arte, ma anche come corrispondono le possibilità illimitate di entrambi? E infine, come, nella tempesta moderna dell’informazione elettronica e dell’effetto livellante dei media di massa e dei social, l’arte possa essere libera di immortalare l’immagine di un’era caratterizzata da tanta angoscia esistenziale quanto basta per essere considerata veramente romantica, e allo stesso tempo riuscirà a realizzarne la ri-rappresentazione per evocare ancora il genuino senso di sorpresa? Le risposte possono essere trovate se scaviamo in profondità nella complessità dell’immagine visiva in quanto ci apre nuove ed eccitanti finestre, di molteplici possibilità in cose invisibili profondamente inerenti a noi, ma perse in un’era di sforzi superficiali”.

La mostra avrà luogo presso la sede espositiva della galleria Pramantha Arte a Conflenti, in Vico XIV Garibaldi n. 87, inaugurerà sabato e sarà aperta al pubblico fino al 31 dicembre, tutti i giorni dalle 17.30 alle 19.30.

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