In vista dell’avvio del “Maggio dei Libri 2021” i primi dati del report della “Rete delle Reti” sulle biblioteche civiche

In 4 mesi, a cavallo fra dicembre e marzo, 67.250 persone, utenti delle biblioteche civiche italiane, hanno risposto a un questionario

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    Il 23 aprile prende il via il “Maggio dei Libri 2021”, storica rassegna nazionale di incontri con autori, presentazioni di libri e manifestazioni culturali che, anche quest’anno pur con le limitazioni imposte dalla pandemia del Covid19, vedrà la partecipazione del Sistema Bibliotecario Lametino e delle biblioteche della città di Lamezia Terme e del comprensorio.

    In previsione di ciò “Rete delle Reti”, il coordinamento nazionale dei Sistemi Bibliotecari (ne fanno parte per la Calabria il Sistema Bibliotecario Lametino e il Sistema Bibliotecario Vibonese), ha avviato una vasta indagine sul ruolo che le biblioteche di pubblica lettura hanno nella vita delle persone, sia a livello sociale che culturale.

    In 4 mesi, a cavallo fra dicembre e marzo, 67.250 persone, utenti delle biblioteche civiche italiane, hanno risposto a un questionario fatto di domande semplici ma, anche, personalizzate. Ne emergono considerazioni importanti che richiamano i concetti di benessere e qualità della vita delle persone.

    In definitiva l’indagine “La biblioteca per te”, tuttora in fase di elaborazione soprattutto in ottica di progettualità futura, pone in evidenza i due elementi costitutivi che caratterizzano la biblioteca pubblica, così come sono recepiti dagli utenti. La sostenibilità e il welfare culturale, due componenti che, insieme, connotano un luogo di relazioni tra le persone tale da contribuire al benessere e alla qualità della vita delle collettività locali.

    L’Unesco ha dichiarato il 23 aprile di ogni anno Giornata Mondiale del Libro, perché è il giorno in cui morirono nel 1616 due scrittori considerati i pilastri della cultura universale: Miguel de Cervantes e William Shakespeare. Don Chischiotte, Amleto, Otello, Re Lear, sono tutti personaggi che prendono forma dal genio di questi due scrittori e che, da allora, ci sono familiari.

    Nei numeri realtà e futuro

    Frequentazione e Prossimità | Il 94,55% degli intervistati ha confermato di frequentare la biblioteca pubblica. Per molti di loro è una destinazione di prossimità: i 2/3, infatti, hanno dichiarato di impiegare meno di 15 minuti per raggiungerla. In un’ottica urbanistica è una riconferma, se necessaria, della valenza del modello Città dei 15 minuti, adottata a Parigi, Barcellona e Milano. Con l’auspicio che i luoghi del lavoro, dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione, dello shopping, dell’intrattenimento e della cultura possano davvero essere tutti raggiungibili entro 15 minuti da casa propria a piedi o in bicicletta.

    Identità | Tra coloro che si dichiarano frequentatori, una buona parte, oltre il 35%, sottolinea che la biblioteca è certamente luogo del libro e della cultura ma è soprattutto il simbolo, l’elemento identitario, il punto di riferimento della città.

    Mancanza | Alle considerazioni riguardanti lo spirito identitario di una biblioteca, si aggiunge la reazione degli intervistati alla domanda su quanto abbiano influito le recenti chiusure parziali o totali delle biblioteche. Dando un valore alla sensazione di “mancanza”, in una scala da 1 a 10, più del 30% delle persone ha espresso il massimo livello, 10 su 10, per un altro 25% il valore è 8 su 10.

    Familiare | Le donne della fascia di età 35-44 anni, in particolare, hanno dichiarato di frequentare la biblioteca anche per portarci i propri bambini, riconoscendo così un canale di arricchimento culturale sia per se stesse sia per la famiglia.

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