La diciottesima edizione di Ricrii pronta a partire al Tip teatro

Primo spettacolo il 5 dicembre, ultimo degli 8 in calendario il 26 febbraio

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La diciottesima edizione di Ricrii, al Tip teatro, si apre con uno studio/invocazione, il 5 dicembre alle 18: Perpetua, storia di una donna che da oltre due millenni lotta contro le prevaricazioni di una società maschilmente prestabilita, una produzione di Scenari Visibili, in scena Maria Pia Bonacci, con drammaturgia condivisa e proposta da Domenico Benedetto D’Agostino e regia di Dario Natale.

Si prosegue, il 18 dicembre alle 21, con Gli Sposi, romanian tragedy di David Lescot, finalista al Premio Ubu 2019 come miglior nuovo testo straniero, tradotto da Attilio Scarpellini, con la regia e l’interpretazione di Elvira Frosini e Daniele Timpano, lavoro che si interroga sulla storia di due contadini divenuti dittatori, i coniugi Ciausescu ed in generale sulla sorte delle ideologie. Dopo le pause imposte allo spettacolo dal vivo la compagnia riprende, grazie a RiCrii, questo lavoro dal grande consenso di critica e pubblico.

Si prosegue in doppia replica, durante le festività di fine anno, il 29 e 30 dicembre alle 21, con il Collettivo Mind The Step ed il loro Fog, finalista Premio Scenario 2019, coproduzione Fondazione Teatro di Napoli-Teatro Bellini. Quattro giovanissimi raccontano come da un incontro casuale nel bagno di un istituto superiore si possa arrivare ad una diretta streaming dagli esiti imprevedibili. La regia è di Salvatore Cutrì.

L’8 gennaio 2022, sempre alle 21, Ricrii ospiterà Angelo Campolo, Daf di Messina, con il suo Stay Hungry, indagine di un affamato, spettacolo vincitore del Premio InBox 2020, in tournèe in tutta Italia, racconto autobiografico di una pratica laboratoriale con alcune comunità di immigrati che, durante il tentativo di formalizzare le scene per partecipare ad un bando, si trasforma invece in un caleidoscopio di storie umane attraversando l’anima del pianeta da Nord a Sud.

Il Clan degli Attori di Messina è una comunità di artisti, scrittrici e registi in continuo divenire, in scena il 22 gennaio alle 21, ed il 23 alle 18, con Il Rasoio Di Occam, di Giusi Arimatea e Giovanni Currò che ne cura anche la regia. In scena tre attori affiatatissimi: Mauro Failla, Tino Calabrò e Alessio Bonaffini che dall’interno del Salone da barba di Tanino, vero specchio meridiano, svelano appartenenze impreviste che si annodano, alla fine degli anni 70, con le rivolte politiche e sociali di quel periodo.

Silvia Garbuggino e Gaetano Ventriglia in Italia sono conosciuti per la loro opera di resistenza teatrale, oltre la chiusura del piccolo Teatro Florisky di Livorno, adesso con un lavoro che debutterà a dicembre all’interno dei Teatri di Vetro di Roberta Nicolai, con la drammaturgia e la regia di Attilio Scarpellini (ancora una volta, i suoi libri sugli scaffali mi par che sorridano) e le luci di Gianni Staropoli. Il 5 febbraio alle 21,ed il 6 alle 18, Se Salissimo Un Gradino, uno spettacolo imperdibile, in cui un verso di Paul Eluard rinnova il dialogo infinito tra Ivan ed Alesa Karamazov, nel bicentenario dalla nascita di Dostoevskij.

Ancora un ritorno a RiCrii e per la prima volta al TIP, il 19 febbraio alle 21, ed il 20 alle 18, i Quotidiana.com di Poggio Torriana, porteranno il loro Tabu’ ho fatto colazione con il latte alle ginocchia, presentato all’ultimo Santarcangelo dei teatri. Sulla scena i prolifici Roberto Scappin e Paola Vannoni e la loro idea del proibito in una esibizione che è anche ricerca di linguaggi tra le pieghe del contemporaneo.

Si chiude il programma numero 18 di RiCrii il 26 febbraio alle 21 con Il Vespro Della Beata Vergine, di Antonio Tarantino, con la regia di Mauro Lamanna, e le musiche originali di Alessandro Rizzo, in scena Dario Natale produzione Scenari Visibili. Spettacolo visto al TIP durante Lo Sguardo e la Veduta dell’ultimo maggio, quando ha superato l’attento sguardo di Sandra De Falco dell’archivio Tarantino, di Licia Lanera e di Michele Di Donato de ilpickwick.it.

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