“Per la giunta Occhiuto il teatro è solo amatoriale ed a carattere identitario”

Il coordinamento regionale uot- unione operatori teatrali, contestando gli ultimi atti di indirizzo nel settore, chiede un cambio di passo e garanzie

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«Per la giunta Occhiuto il teatro è solo amatoriale ed a carattere identitario», lamenta il coordinamento regionale uot- unione operatori teatrali (cui aderisce anche la lametina Scenari Visibili), contestando gli ultimi atti di indirizzo nel settore.

«Con la precedente Amministrazione Spirlì e l’entrante Amministrazione Occhiuto, si cancella con un colpo secco non solo il faticoso percorso che ha portato alla Legge 19, si cancella tutto il successivo percorso svolto dalle Compagnie durante la pandemia, durissimo, si cancella la possibilità di un futuro» contestano i professionisti teatrali, chiedendo «un futuro che preveda fondi di produzione regolati dall’atteso bando triennale (in linea col triennio ministeriale e previsto dalla L.R. n. 19), ingresso per le nuove realtà startup, fondi di programmazione, fondi per la formazione, fondi per il rinnovamento del pubblico che sta sparendo nell’etere del web, fondi per distribuire gli spettacoli fuori dalla regione e fare valere tutta la nostra storia e arte anche altrove, investimenti che riscattino la Calabria dal penultimo posto in Italia per finanziamenti FUS. Dal 2020 chiediamo un tavolo tecnico consultivo per costruire politiche culturali aderenti al territorio, abbiamo bisogno di un osservatorio teatrale di esperti che monitori la realizzazione dei progetti assegnati dai bandi pubblici, abbiamo bisogno di un registro regionale teatrale che davvero tuteli i professionisti calabresi, abbiamo bisogno di progetti che non guardino al turismo ma alle comunità locali non quando si riempiono di ritorni ma nella solitudine degli inverni, necessitiamo di bandi che oltre ai luoghi di attrazione storica archeologia naturale, valorizzino le periferie e i dispersi, reclamiamo, sopra ogni cosa, una visione programmatica chiara».

Si reputa che «se davvero la Regione Calabria tiene alla cultura ci dia segno concreto, non s’ispiri al passato dell’Amministrazione Spirlì, come si evince dai due bandi sugli eventi culturali 2022 appena pubblicati in preinformazione, non vada a raccogliere le briciole, ma investa i propri fondi, metta e regime la legge 19».

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