Donazione di documenti dalla famiglia D’Ippolito alla biblioteca comunale lametina

Alla donazione seguirà la formalizzazione di un fondo intitolato ad Antonio d’Ippolito ma i lavori di restauro e la digitalizzazione dei libri e degli antichi manoscritti sono già in corso.

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Epistolario e atti di famiglia del XVI e XVII secolo, documenti ufficiali, foto d’epoca, prospetti di edifici, quadri e disegni, rare pubblicazioni e testimonianze di interesse locale, manifesti dell’Ottocento e manoscritti cinquecenteschi di opere inedite, alcuni manoscritti di Pietro Ardito e le prime edizioni delle opere di Francesco Fiorentino, piante e mappe del territorio calabrese, poesie e dediche, menu e doni nuziali, stampe e ritratti, diplomi reali e atti del primo parlamento postunitario: questa è solo una piccola parte del patrimonio che la signora Francesca Catanoso, moglie di Antonio d’Ippolito di Sant’Ippolito, morto il 28 dicembre 2020, ha voluto donare alla Biblioteca Comunale “Oreste Borrello” di Lamezia Terme.

Il materiale bibliotecario e archivistico è in corso di inventariazione a cura di Antonio Vescio, mentre la sezione artistica è allo studio di Mario Panarello. Alla donazione seguirà la formalizzazione di un fondo intitolato ad Antonio d’Ippolito ma i lavori di restauro e la digitalizzazione dei libri e degli antichi manoscritti sono già in corso.

L’assessore alla Cultura, Giorgia Gargano, che ha curato i rapporti con la famiglia d’Ippolito, ha commentato: “La tutela di questi documenti è un atto doveroso del Comune di Lamezia Terme verso una famiglia che è stata alla ribalta per almeno tre secoli della storia nazionale: al termine delle necessarie operazioni preliminari di verifica dello stato delle carte e degli oggetti donati, mi auguro di poter organizzare una mostra che ci permetta di condividere la generosità e l’amore per la città manifestati dalla signora d’Ippolito e dalla sua famiglia”.

Anche il Sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, ha voluto commentare la donazione: “Sono felice di ringraziare la famiglia d’Ippolito per questo atto di liberalità che mi auguro riesca ad innestare un circolo virtuoso di conoscenze messe a disposizione di tutti: la biblioteca comunale conferma come tra le propria priorità ci sia la conservazione della memoria cittadina”.

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