Quinta Bolgia, Diego Putrino rimesso in libertà e nella piena disponibilità di tutti i propri beni personali e sociali

Mercoledì la sesta sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo la tesi della difesa, rappresentata dall'avvocato Giuseppe Senese, all'esito della camera di consiglio ha annullato senza rinvio l'ordinanza del Gip del Tribunale di Catanzaro

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    Mercoledì la sesta sezione penale della Corte di Cassazione, accogliendo la tesi della difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Senese, all’esito della camera di consiglio ha annullato senza rinvio l’ordinanza del Gip del Tribunale di Catanzaro del 7 novembre, nonché l’ordinanza confermativa del tirale del Riesame del 6 dicembre, revocando la misura cautelare delle detenzione in carcere inflitta a Diego Putrino cl.67, ordinandone la immediata scarcerazione, eseguita oggi.
    Parimenti, la medesima sesta sezione penale della corte di Cassazione, ha annullato senza rinvio il decreto di sequestro conservativo del 7 e 8 novembre emesso dal Gip del Tribunale di Catanzaro ed il provvedimento confermativo del Tribunale del Riesame, disponendo il dissequestro e l’immediata restituzione dei beni al ridetto Diego Putrino, tra cui le quote di maggioranza delle società La Pietà Putrino Srl.
    Nel novembre 2018, infatti, nell’ambito dell’operazione denominato Quinta Bolgia il ridetto Diego Putrino rimase attinto dalla contestuale applicazione della misura cautelare personale intramuraria e del sequestro preventivo per equivalente di tutti i beni sociali e personali. Per effetto dei citati provvedimenti della Suprema Corte di Cassazione, Putrino è stato rimesso in libertà e nella piena disponibilità di tutti i propri beni personali e sociali.

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