Fanno sparire 132 capi di bestiame da distruggere per brucellosi, deferiti alla Procura 2 allevatori lametini

Al centro un allevamento in località Nardelli a  Lamezia Terme, con 88 capi abbattuti già dai proprietari

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    Nell’ambito di specifici servizi di controllo di ordinanza sindacale emessa il 10 luglio a tutela della pubblica salute ed al fine di evitare focolai infettivi del patrimonio zootecnico, la Polizia Locale, unitamente al competente servizio veterinario dell’ASP, ha deferito alla Procura della Repubblica 2 soggetti lametini titolari di un’azienda agricola che non hanno eseguito il provvedimento contingibile ed urgente, ed  al momento della esecuzione coattiva dello stesso disposta dal Comune, non hanno ottemperato ai divieti di movimentazione dei capi infetti, sottoposti a sequestro sanitario facendone perdere le tracce.
    Nemmeno il sorvolo dell’area con il drone in dotazione al Comando di Polizia Locale ha consentito di localizzare i 132 capi di bestiame. Dopo le formalità di rito, i due soggetti sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica per distruzione o sottrazione di cose sequestrate, per il reato p.e p. dall’art, 500 del codice penale, ossia diffusione di malattia di animali pericolosa e per la mancata esecuzione di provvedimento emesso dall’autorità.
    La vicenda era iniziata con un’ordinanza dirigenziale emessa dal Comune di Lamezia Terme il 29 marzo con la quale era stato sottoposto a sequestro sanitario un allevamento in località Nardelli a  Lamezia Terme in quanto risultato infetto da focolaio di brucellosi caprina, con nei mesi successivi conseguente abbattimento di complessivi 88 capi, di cui 87 positivi alla Brucellosi e 1 capo della specie caprina di provenienza ignota. L’Asp di Catanzaro a giugno sollecitava l’abbattimento di tutti i 132 animali dell’allevamento, con i titolari che però non eseguivano nonostante i successivi richiami.
    Il Comune avrebbe così dovuto agire in sostituzione, avendo dato incarico il 13 agosto alla ditta di Macellazione dei Fratelli Peta Srl di Marcellinara concordando la data del 20 agosto per gli interventi di trasporto, abbattimento e termodistruzione dei caprini infetti da brucellosi per un costo totale di 4.697 euro. Arrivati però in loco dei capi da abbattere non vi era traccia.
    g.g.
     

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