Terza trance per l’operazione Crisalide, i nomi dei coinvolti (VIDEO)

Rispetto a precedenti operazioni, i carabinieri segnalano come ci sia stata anche una nuova collaborazione da parte delle parti offese, con una breccia nell’omertà da parte degli imprenditori colpiti o delle vittime.

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    Terza trance per l’operazione Crisalide, che oggi ha visto presentati in Procura a Catanzaro nuovi fermi e ulteriori accuse per chi già era stato coinvolto precedentemente.

    Il Procuratore Gratteri rimarca il passato delle cosche lametine, con traffici che hanno coinvolto anche famiglie influenti delle altre zone calabresi. Nonostante le diverse operazioni delle forze dell’ordine, si ricorda come al netto dei vari arresti le attività illecite nella città della piana siano continuate per via del radicamento della cosca, con collegamenti tra gli esponenti in carcere e le nuove leve rimaste sul territorio (tra i fermati anche la fidanzata di un appartenente alla cosca che faceva da tramite per i messaggi).

    Oltre alle estorsioni, il traffico delle sostanze stupefacenti è servito ad aumentare la mole di denaro per sostenere gli esponenti in carcere e le altre attività illegali. Di contro, a 2 anni dalla nascita del gruppo dei carabinieri di Lamezia Terme, arriva una terza operazione Crisalide che ha visto coinvolti uomini dell’Arma di Lamezia Terme e Catanzaro, ripercorrendo i primi arresti di maggio e giugno 2017 (con la condanna a 20 anni di Antonio Miceli, individuato come il capo reggente, ma anche gli indagati che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale successivamente al netto poi dei risvolti giudiziari favorevoli ad oggi agli ex consiglieri comunali coinvolti) e gli sviluppi che oggi hanno portato a nuovi fermi.

    Dalle indagini è emerso il coinvolgimento di minorenni, diretti da Francesco Gigliotti, per spacciare (per lo più cocaina, eroina e marijuana, ma anche hashish ed ecstasy in misura minore) ma anche confezionare ordigni esplosivi a scopo estorsivo nella zona di Nicastro.

    Rispetto a precedenti operazioni la nota positiva è quella della risposta della città: i carabinieri segnalano come ci sia stata anche una nuova collaborazione da parte delle parti offese, con una breccia nell’omertà da parte degli imprenditori colpiti o delle vittime.

    ll provvedimento cautelare é stato emesso su richiesta della Procura del capoluogo calabrese, diretta dal Procuratore Nicola Gratteri, che come detto ha coordinato le indagini dei Carabinieri.

    Questi i nomi degli arrestati:

    • Francesco Gigliotti,
    • Davide Belville alias Trachino,
    • Salvatore D’Agostino alias Cirillo e Cirino,
    • Antonio Gullo, Luigi Vincenzini alias Cosimo e Cosimino,
    • Piero De Sarro,
    • Flavio Bevilacqua,
    • Salvatore Fiorino alias Turuzzu,
    • Antonio Grande,
    • Gianluca Adone alias Blob,
    • Antonio La Polla,
    • Carlo Sacco,
    • Filippo Sacco,
    • Alessandro Trovato,
    • Pasquale Mercuri (U Lupu),
    • Pasquale Butera,
    • Nicholas Izzo,
    • Ottorino Raineri,
    • Francesca Falvo,
    • Pasquale Gullo,
    • Cristian Greco,
    • Giovanni Torcasio alias “U’ Craparu”, “Pallone” e “padre di Vincenzo”,
    • Nicola Gualtieri (U Craparu),
    • Pasquale Cerra alias Ciancimino,
    • Nino Cerra,
    • Antonio Paradiso (alias zu Toto’),
    • Giuseppe Gullo (alias Pino e Pinuzzo),
    • Giuseppe Galluzzi.

    g.g. 

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