Legittima e congrua l’offerta presentata dal Gruppo Consortile Coopservice per la pulizia degli aeroporti calabresi

Così ha deciso il TAR della Calabria-Catanzaro con la sentenza n. 1404/2020, pubblicata dopo l’udienza dello scorso 29 luglio

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E’ pienamente legittima e congrua l’offerta presentata dal Gruppo Consortile Coopservice, che si è aggiudicato il servizio di pulizia degli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, messo a bando da Sacal. Così ha deciso il TAR della Calabria-Catanzaro con la sentenza n. 1404/2020, pubblicata dopo l’udienza dello scorso 29 luglio.

I giudici amministrativi del capoluogo calabrese hanno totalmente respinto tutte le censure mosse dall’impresa ricorrente, classificatasi seconda nella gara di appalto, indetta dalla società di gestione delle aerostazioni regionali. Il collegio, in particolare, ha accolto, favorevolmente, le argomentazioni delle difese della Coopservice, assistita dagli avvocati Maria Teresa Vita e Domenico Vestito e della Sacal, difesa dall’avvocato Elena Morano Cinque.

Nella decisione, tra l’altro, si legge che nessun difetto di istruttoria si ravvisa nella condotta della Sacal, che ha verificato l’offerta presentata dalla Coopservice con scrupolo e rigore, richiedendo ed ottenendo plurime giustificazioni e sottoponendo la proposta economica al vaglio di Confindustria e di un esperto del settore.

Inoltre, i magistrati hanno ritenuto appropriata l’offerta della cooperativa sociale vincitrice dell’appalto, non ravvisando anamolie e distorsioni per quanto riguarda i livelli retribuitivi del personale che verrà impiegato nei servizi di pulizia e igiene.

Inoltre, in linea con la legislazione e la giurisprudenza, nazionale e comunitarie, è stata giudicata la scelta della Coopservice di applicare all’appalto in questione il contratto collettivo Unci/Cisal, utilizzabile nel servizio messo a bando e le censure mosse contro la sua inapplicabilità sono state ritenute infondate.

«Non posso non esprimere piena soddisfazione per l’esito di questo giudizio – ha dichiarato il presidente della Coopservice, Lorenzo Delfino – che si ripaga di tante amarezze e infondati sospetti che abbiamo dovuto subire in queste settimane. La nostra offerta per la pulizia degli aeroporti calabresi è stata giudicata pienamente legittima e in linea con le previsioni di legge. Del risultato ottenuto ringrazio i nostri legali, Maria Teresa Vita e Domenico Vestito. Ora non vediamo l’ora di metterci al lavoro per offrire un servizio di eccellenza e qualità ai calabresi e ai tanti turisti e viaggiatori che ogni giorno frequentano gli scali regionali. Lo faremo, come è nella nostra indole, con serietà, professionalità e nel pieno rispetto dei lavoratori e degli impegni assunti con la stazione appaltante».

Anche il presidente dell’UNCI Calabria, Serafino Nucera, ha manifestato piena soddisfazione per la pronuncia del Tribunale amministrativo di Catanzaro con la quale è stato affermato il principio che “l’applicazione di un determinato contratto collettivo rientra nelle prerogative dell’imprenditore e nella libertà negoziale delle parti, risultando sufficiente che sia rispettata la coerenza del contratto nazionale applicato con l’oggetto dell’appalto posto in gara, secondo quanto stabilito dall’art. 30, comma 4, d.lgs. 50/2016. Nel caso in esame, non può essere revocato in dubbio che il Ccnl Unci/Cisal rispecchi tale crisma, trattandosi del contratto collettivo sottoscritto all’Unione Nazionale Cooperative Italiane (Unci) e generalmente applicabile ai dipendenti delle cooperative sociali nel terzo settore. È inoltre logico che Coopservice, in quanto associata Unci, applichi il contratto collettivo da questa sottoscritto. Conseguentemente, non può reputarsi anomala un’offerta quando essa sia riconducibile al minor costo del lavoro per il contratto applicato dall’offerente al proprio personale, rispetto a quello applicato da altra impresa (…)”.

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