Rapporti cosche-sanità: a Catanzaro al via l’udienza preliminare del processo Quinta Bolgia

Coinvolti dirigenti medici, infermieri, imprenditori nel settore delle onoranze funebri (e loro dipendenti), tutti legati all'Asp di Catanzaro

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Ha preso il via ieri davanti al gup di Catanzaro Paola Ciriaco l’udienza preliminare dei procedimenti denominati “Quinta Bolgia” e “Gerione” che vedono coinvolti dirigenti medici, infermieri, imprenditori nel settore delle onoranze funebri (e loro dipendenti), tutti legati all’Asp di Catanzaro (e all’ospedale di Lamezia Terme in particolare).

Un’indagine che ha dato la stura all’insediarsi della commissione d’accesso antimafia nell’Asp di Catanzaro. Hanno optato per il rito abbreviato Pietro Putrino, a capo dell’omonimo gruppo imprenditoriale; Diego Putrino, di 38 anni, amministratore della Putrino service srl; Diego Putrino (53), socio al 95% e amministratore delle altre societa’ legate alla famiglia Putrino; Torcasio Vincenzo detto “Enzino”, dipendente della ditta Putrino; Silvio Rocca, socio unico e amministratore della societa’ Rocca Snc; Ugo Bernardo Rocca, figio di Pietro Rocca; Franco Antonio Di Spena, detto Tony, dipendente della Rocca servizi; Roberto Frank Gemelli, infermiere nell’ospedale di Lamezia Terme; Sebastiano Felice Corrado Mauceri, infermiere nell’ospedale di Lamezia Terme; Giuseppe Pugliese, ex direttore amministrativo dell’Asp di Catanzaro; Giuseppe Perri, ex direttore generale dell’Asp di Catanzaro; la societa’ La Pieta’ Putrino srl.

Il processo con rito abbreviato avra’ inizio il prossimo 12 febbraio. Non hanno chiesto riti alternativi e proseguiranno con l’udienza preliminare il prossimo 29 gennaio: Luigi Muraca (52), ex consigliere comunale a Lamezia; Tommaso Antonio Strangis, dipendente della Rocca snc; Eliseo Ciccone, ex direttore del Suem 118; Pietro Rocca, socio unico e amministratore della societa’ Rocca servizi sas.

Sono state ammesse quali parti civili il Comune di Lamezia Terme, l’Asp di Catanzaro, la Regione Calabria, e la Vescio funeral home di Alfredo Vescio. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (i Putrino, i Rocca, Torcasio, Strangis e Di Spena) quali appartenenti a due sottogruppi associativi di stampo ‘ndranghetistisco a loro volta inseriti nel contesto criminale lametino della consorteria Iannazzo-Cannizzaro-Daponte. I Putrino, Enzino Torcasio, l’ex consigliere comunale Luigi Muraca, l’ex direttore generale dell’Asp Giuseppe Perri, l’ex direttore amministrativo Giuseppe Pugliese e l’ex direttore del Suem 118 Ciccone sono accusati di turbata liberta’ del procedimento di scelta del contraente aggrava dal metodo mafioso, per aver turbato il procedimento amministrativo relativamente all’affidamento del servizio ambulanze in favore della Croce Rosa di Putrino.

Sempre relativamente all’affidamento del servizio ambulanze sono accusati di abuso d’ufficio Giuseppe Perri, Diego Putrino classe ’82 e Diego Putrino classe ’67. Alla Croce Rosa Putrino sarebbe stata concessa la proroga dell’affidamento del servizio ambulanze illecitamente e in palese violazione dei servizi di rotazione e trasparenza, assicurando alla societa’ un vantaggio patrimoniale ingiusto dal 24 dicembre 2015 al 15 novembre 2017 di 1.364.251,43 euro. (ANSA).

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