Dal 20 dicembre al 07 gennaio feste lametine senza botti, fuochi artificiali, giocattoli pirici

Le violazioni alla presente ordinanza sono punite con una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro

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Festività natalizie più raccolte per il Covid-19 ed anche, si spera, meno rumorose nel territorio lametino.

Pubblicata infatti oggi l’ordinanza che vieta dal 20 dicembre al 07 gennaio in tutto il territorio comunale «a chiunque ed a qualsiasi titolo di accendere, sparare, lanciare e fare uso di fuochi artificiali, giocattoli pirici da libera vendita e materie esplodenti in genere, ad eccezione di eventuali spettacoli autorizzati dalla competente Autorità di Pubblica Sicurezza».

E’ previsto che «le Forze di Polizia hanno la facoltà di allontanare dalle eventuali aree interessate da funzioni religiose, mercatini, o comunque da aree frequentate chiunque sia sorpreso recare con sé alcuna delle materie sopra descritte», prevedendo «l’intensificazione da parte della Polizia Locale dei controlli finalizzati al rispetto del presente provvedimento» e «ferma restando l’applicazione delle altre sanzioni penali e amministrative previste da leggi e regolamenti, le violazioni alla presente ordinanza sono punite con una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro».

Nell’ordinanza si ritiene che «la consuetudine di festeggiare effettuando l’accensione e il lancio di fuochi pirotecnici, lo sparo di petardi, lo scoppio di mortaretti e di razzi pirotecnici di vario genere comporta il disturbo della quiete pubblica e il danneggiamento di arredi urbani, con gli ovvi riflessi sotto l’aspetto della sicurezza delle persone. Tale pratica provoca altresì effetti traumatici anche sugli animali che, per effetto del rumore provocato dalle esplosioni, spesso in sequenza, possono riportare gravi conseguenze cardiache o possono costituire pericolo per le persone e la circolazione, stante le reazioni incontrollate dovute all’effetto panico».

C’è anche il risvolto sanitario, ritenendo che «allo stato della crisi pandemica è necessario evitare intasamenti e intraprendere iniziative finalizzate alla prevenzione ed al contrasto dalla diffusione del contagio da COVID-19, anche in relazione alle situazioni che configurano possibili rischi di sovraccarico delle strutture sanitarie, e in particolare del Pronto Soccorso».

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