Piantagione di cannabis in 5 serre su 3.500 metri quadrati scoperta dai finanzieri, ai domiciliari il proprietario

Avrebbe consentito di ricavare almeno 200 chili di sostanza stupefacente, fruttando introiti illeciti per oltre un milione di euro.

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Blitz dei finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme che nei giorni scorsi, nel quadro di un’intensificazione dei servizi di controllo economico del territorio disposti dal Comando Provinciale di Catanzaro, a seguito di approfondite ricognizioni, hanno individuato in contrada Fialà del Comune di Lamezia Terme una vasta piantagione di “Cannabis Indica”.

All’esito di mirate perlustrazioni, i Finanzieri rinvenivano un terreno di 3.500 metri quadri recintato all’interno del quale si intravedeva un piccolo caseggiato e 5 serre.

Il terreno era provvisto di impianti di irrigazione funzionali a una coltivazione intensiva di 2.190 piante di Cannabis di svariate dimensioni (da mt. 1,5 a mt. 2,2 circa).

I tempestivi accertamenti consentivano di identificare un cittadino italiano, J. L. D.F., che aveva la disponibilità e l’uso del terreno. A seguito dei successivi controlli in ordine agli obblighi previsti dalla Legge 242/2016, emergeva che il D.F. non era in possesso di alcuna documentazione che giustificasse la liceità della coltivazione di cannabis.

Il soggetto veniva pertanto tratto in arresto in flagranza di reato per la violazione dell’art. 73 del D.P.R. 309/90 e, successivamente, il Tribunale di Lamezia Terme, con rito direttissimo, disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari.

La piantagione illegale, alla fine del ciclo di produzione, avrebbe consentito di ricavare almeno 200 chili di sostanza stupefacente, fruttando introiti illeciti per oltre un milione di euro.

Continua la diuturna attività di controllo economico del territorio svolta dalla Guardia di Finanza, finalizzata anche alla repressione della produzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

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