Omicidio Ciriaco, concluso il processo per Anello e i fratelli Fruci

Analogie giurisprudenziali con il processo Andreotti nell'arringa dell'avvocato

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Si è concluso, stamane, il processo a carico dei fratelli Fruci e di Tommaso Anello per l’omicidio dell’avvocato Torquato Ciriaco. Nel corso dell’intera mattinata si sono susseguite le dichiarazioni spontanee del pentito  Francesco Michienzi e la lunga arringa difensiva dell’avv. Anselmo Torchia. difensore specificatamente di Tommaso Anello, accusato di essere il mandante dell’omicidio.

In particolare l’avv. Torchia si è soffermato su precedenti giurisprudenziali molto noti; come, ad esempio, il processo Andreotti in passato imputato dell’omicidio Pecorelli e la sentenza Aquilina, ambedue delle Sezioni Unite della Cassazione.

Il legale ha dimostrato l’applicabilità di  tali sentenze assolutorie ed altre ancora al caso concreto ddiAnello che, infatti, contrariamente ai due fratelli Fruci, è stato l’unico ad essere assolto. Sei, invece, gli anni inflitti al pentito Michienzi. Nel corso del processo celebrato in Corte d’Assise d’Appello (Pres. Rejllo, a latere Garofalo) era stata sentita anche Angela Donato, madre dello scomparso Santino Panzarella, che ha accusato i tre dell’omicidio sia del proprio figlio sia dell’avv. Ciriaco. I tre erano stati tutti assolti in primo grado.

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