Omicidio Pagliuso: condannato all’ergastolo Marco Gallo, imputato per il delitto

La sentenza della Corte d'Assise di Catanzaro, presieduta dal giudice Alessandro Bravin, che ha accolto la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino

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    E’ stato condannato all’ergastolo Marco Gallo, 35 anni, imputato perché ritenuto l’autore dell’omicidio dell’avvocato penalista di Lamezia Terme Francesco Pagliuso, avvenuto il 9 agosto 2016.

    La sentenza della Corte d’Assise di Catanzaro, presieduta dal giudice Alessandro Bravin, che ha accolto la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Pasquale Mandolfino, è arrivata dopo 5 ore di camera di consiglio. È stata esclusa dalla Corte l’aggravante mafiosa del delitto come sostenuto, invece, dalla Dda di Catanzaro. Gallo, difeso dall’avvocato Francesco Siclari, secondo l’accusa, è l’esecutore materiale del delitto eseguito per conto della cosca Scalise di Decollatura i cui vertici, Pino e Luciano Scalise, sono stati condannati all’ergastolo lo scorso 18 giugno. Gallo, secondo la ricostruzione dei fatti, avrebbe praticato un foro nella rete di recinzione della villa di Pagliuso per introdursi nel giardino mentre l’avvocato trascorreva la serata fuori casa.

    Lo avrebbe atteso nascosto nel buio per poi sparagli a bruciapelo nel momento in cui entrava con l’auto nel giardino. Quello di oggi è il terzo ergastolo comminato all’ex insospettabile impiegato di Falerna che, in primo grado, è già stato condannato dalla Corte d’Assise di Catanzaro, l’8 luglio scorso, per l’omicidio del dipendente delle Ferrovie dello Stato, Gregorio Mezzatesta, ucciso il 24 giugno 2017 a Catanzaro.

    Anche in quella circostanza l’omicidio sarebbe avvenuto su commissione della cosca Scalise. Secondo l’accusa, infatti, il killer avrebbe agito per ‘punire’ Domenico Mezzatesta, fratello di Gregorio, ritenuto dalla cosca il responsabile dell’uccisione di Daniele Scalise, appartenente all’omonimo gruppo criminale. Il 18 novembre 2020 il 35 enne era stato condannato dal Tribunale di Lamezia Terme per l’omicidio di Francesco Berlingeri, fruttivendolo di etnia rom trucidato il 29 gennaio 2017.

    Per il delitto, rispetto al quale non è stata ravvisata la matrice mafiosa, è stata condannata a 15 anni anche la moglie di Gallo, Federica Guerrise. Gallo, di recente, è stato incriminato anche per l’omicidio di Domenico Gigliotti avvenuto il 25 gennaio 2015. Secondo gli investigatori Gallo avrebbe agito contro Gigliotti per motivi passionali e perché vittima di una truffa dell’agenzia di viaggi intestata alla moglie della vittima. (Ansa)

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