“Sulla vicenda dei netturbini ho letto le carte ed ho provato rabbia perché si poteva risolvere”

Sull'omicidio di Tramonte e Cristiano visioni diverse da parte del Questore e del Procuratore di Catanzaro

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Sull’omicidio di Tramonte e Cristiano per l’attuale questore di Catanzaro, Maurizio Agricola, «31 anni sono un gap storico importante. Le tecnologie moderne avrebbero potuto dare un contributo importante. Solo un pentimento, dopo trent’anni, potrebbe essere utile per permettere la riapertura delle indagini».

Secondo il il Procurato di Catanzaro Nicola Gratteri «la mafia a Lamezia era una mafia di serie A. Vi è stata una sottovalutazione, si combatteva la mafia a mani nude con un commissariato di quattro gatti. La mafia qui aveva un delirio di onnipotenza. Anche sulla vicenda dei netturbini ho letto le carte ed ho provato rabbia perché si poteva risolvere, c’è stata una congiuntura di eventi ma speriamo che si possa fare qualcosa. Spesso noi incontriamo collaboratori di giustizia dai quali cerchiamo sempre di sapere. Vi posso dire di non abbattervi: su Lamezia abbiamo fatto tante operazioni e ne faremo ancora».

Due versioni diverse ieri a Trame, il festival sui libri relativi alla mafia e legalità in questa edizione dedicato ai 30 anni dalla strage di via D’Amelio, che ieri ha ospitato anche Giuseppe Lombardo, Procuratore aggiunto alla Procura Antimafia di Reggio Calabria, secondo il quale «bisogna stabilizzare le regole del gioco per assicurare la tenuta del sistema democratico. Il vero obiettivo dei sistemi mafiosi evoluti non è infatti l’arricchimento fine a sé stesso ma l’individuazione di un potere reale che possa influire sulla tenuta democratica di un Paese».

Oggi la quarta giornata di festival vede tra i protagonisti il giornalista e scrittore Roberto Saviano che sul palco di Trame.11 presenterà, per la prima volta in Calabria, “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone”, un romanzo sul coraggio e la solitudine del magistrato simbolo della lotta alla mafia osteggiato in vita e osannato da morto.

Lo scrittore e politico Enzo Ciconte dialogherà con il giornalista Angelo Caponetto del suo ultimo libro, “Classi pericolose. Una storia sociale della povertà dall’età moderna ad oggi” (Laterza) per l’incontro “Povertà e disuguaglianze, le armi delle mafie”.

Antonio Padellaro ricostruirà, insieme alla giornalista Angela Iantosca, il fallito attentato allo Stadio Olimpico di Roma del gennaio 1994 con il suo “La strage e il miracolo. 23 gennaio 1994 Stadio Olimpico” (PaperFirst).

Infine, la panoramica narrata e cantata “Il corpo da’ mafia” di Nino Racco.

Nelle giornate di sabato e domenica, Trame Festival pone l’attenzione sulla valorizzazione del patrimonio culturale con un incontro su Archeologia tra tutela e memoria al Museo archeologico Lametino con la direttrice Simona Bruni, il funzionario archeologo Alfredo Ruga e il direttore del Museo di Rosarno Marco Scaravilli. Gli appuntamenti saranno seguiti dalla narrazione guidata a cura di Stefania Mancuso.

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