Lista Unica avanza dubbi sul funzionamento ed il monitoraggio della videosorveglianza a Decollatura

Dopo i furti in Piazza Vittoria torna la polemica sui costi e modalità di funzionamento dell'impianto

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Lista Unica, a causa dei furti che si sono verificati in questi giorni a Decollatura, chiede al Sindaco Brigante di «sapere se le telecamere installate sui pali della pubblica illuminazione a Decollatura (l’ oramai famoso caso del progetto Wifi e Videosorveglianza) siano almeno funzionanti e chi ha accesso ai filmati delle stesse».

Il Gruppo Lista Unica ha già ha scritto giorni fa alla nuova Responsabile dell’Ufficio Tecnico, Menniti, sollecitando di «prendere atto che la contabilità finale del progetto Wifi e videosorveglianza, approvata con determina del Sindaco quale responsabile del servizio tecnico, presenta le seguenti anomalie: nel progetto era prevista una attività di formazione al personale, per un importo di 600, euro che non è stata mai effettuata; nel progetto era prevista la realizzazione di opere edilizie per 5000 euro (comprendenti anche la messa in opera di pali per il sostegno delle webcam e degli Hot Spot) che non sono state mai eseguite poiché le attrezzature di trasmissione sono state montate sui pali della pubblica illuminazione utilizzando delle semplici staffe del costo di una decina di euro ciascuna e quindi con una spesa di 50 euro a fronte di 5000 liquidati».

Per la lista di opposizione «i furti accaduti in questi giorni proprio in Piazza della Vittoria, dove è presente un impianto sotto accusa, sembrerebbero dimostrare il non funzionamento delle telecamere».

«Già in Consiglio comunale – dichiara Gigi De Grazia Capogruppo Lista Unica – ho mostrato al Sindaco una foto che indica le zone riprese dalle telecamere. Questa foto che sembrerebbe circoli anche su vari social, dovrebbe essere visionata unicamente da un responsabile che tuteli la privacy del comune e invece è accessibile a tutti. Chiederemo come Gruppo alla nuova responsabile del servizio tecnico, Menniti, la prova del funzionamento o meno della videosorveglianza, perché in Consiglio comunale alcuni mesi addietro è emerso che, sembra, il codice per rendere visibili sul proprio telefonino le varie webcam è stato divulgato a più persone, violando la legge sulla Privacy e favorendo usi non leciti delle informazioni ricavabili».

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