Sale a 7 il numero di casi attivi a Maida, scuole chiuse fino a giovedì

Si è ancora in attesa dei risultati sui tamponi effettuati sui bambini delle scuola di Vena di Maida

Più informazioni su

Dopo la chiusura dei cimiteri, in via precauzionale non apriranno prima di giovedì le scuole di ogni ordine e grado a Maida.

La chiusura delle scuole da parte del sindaco Paone si è resa necessaria in seguito ad un nuovo caso di positività (il primo su Maida capoluogo) che è stato comunicato oggi dal dipartimento di prevenzione. Salgono cosi’ a 7 i casi sull’intero territorio comunale.

«Con lo stesso dipartimento è già iniziato il lavoro di tracciamento dei contatti del nuovo positivo. Potenzialmente essi potrebbero interessare i plessi di Maida capoluogo, ragion per cui, vista l’opportunità di essere cauti e non rischiare neanche minimamente la salute dei nostri bimbi, sono costretto a chiudere nuovamente tutte le scuole di ogni ordine e grado», spiega il primo cittadino «la scelta è stata partecipata alla dirigenza scolastica e condivisa con i medici componenti dell’amministrazione comunale, con l’intera compagine amministrativa e soprattutto con i medici del dipartimento di prevenzione».

La decisione interessa anche le scuole di Vena di Maida, poiché ad una settimana esatta dai primi tamponi che hanno riguardato i bimbi della classe di scuola media, si è ancora in attesa dei risultati. «Una situazione assurda questa dei ritardi nella comunicazione degli esiti dei tamponi che interessa l’intera Regione Calabria», spiega Paone, «i ritardi nei risultati influenzano inevitabilmente le scelte ad ogni livello, specie per le amministrazioni comunali più direttamente chiamate dai cittadini a decidere nell’immediato».

Il sindaco chiede ai concittadini «la massima comprensione per il momento che stiamo vivendo. Al contempo chiedo anche a tutti di mantenere la calma e continuare ad essere collaborativi. Il criterio prudenziale in questi casi è d’obbligo, la salute dei nostri figli non può che avere la priorità su tutto, anche sui protocolli scolastici, che inevitabilmente saltano nell’incertezza totale nel conoscere i tempi di esecuzione e risultati finali dei test. Avrei voluto riaprire la scuola già da domani; conosco i disagi, i sacrifici cui vanno incontro specie i genitori che lavorano e, soprattutto, l’importanza della didattica in presenza, ma la novità di questo nuovo caso positivo davvero non lascia altra scelta».

Più informazioni su