Il Comitato “La Strada Che Non C’è” scrive a Draghi per sollecitare una soluzione per concludere l’arteria stradale foto

Il premier ha subito interessato il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per ogni utile approfondimento di competenza.

La lunga storia della strada del Medio Savuto, “Strada che non c’è”, o Catanzaro-Cosenza, iniziava a fine anni ottanta e ad oggi è una incompiuta. Doveva collegare le due province dalla zona del Savuto alla Strada Statale dei due Mari, attraversando l’entroterra (i territori delle ex comunità montane del Savuto e di quella dei monti Reventino-Tiriolo-Mancuso), nella zona centrale della Calabria.

I lavori sono in corso nel tratto che va da Coraci (tra Pedivigliano e Colosimi) a Decollatura, ente appaltante la Provincia di Catanzaro, e ne sono stati aperti solo circa 4 km, e per il rimanente tracciato da Decollatura alla S.S. 280 dei Due Mari c’è ancora da attendere.

L’arteria, che è passata di competenza Anas da circa 2 anni, doveva sostituire la s.s.19 (ormai obsoleta, inadeguata, piena di divieti, strettoie e dai tempi di percorrenza lunghissimi) e togliere dall’isolamento più di 20 comuni collegandoli alle vie di comunicazioni più importanti e strategiche della regione (a nord l’autostrada A2 e a sud la S.S. 280 dei Due Mari).

Il Comitato “La Strada Che Non C’è”, che da più di 10 anni si occupa di questa problematica e incessantemente cerca di tener alta l’attenzione su questa incompiuta, ha scritto una missiva al Premier Mario Draghi (e per conoscenza alle Personalità del Governo e del Parlamento che se ne stanno occupando da tempo) in cui chiede di inserire la suddetta opera attesa da decenni in quelle da finanziare al più presto possibile con il recovery plan o altro finanziamento. In contemporanea ha inviato una bozza di documento, con lo stesso contenuto, ai Civici Consessi della Provincia di Catanzaro e di Cosenza e dei 24 comuni del territorio, chiedendone l’approvazione.

Non è tardata la risposta della Segreteria del Premier che ha comunicato che il Presidente Draghi ha ricevuto la segnalazione del Comitato e che ha subito interessato il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili per ogni utile approfondimento di competenza.

Sulla stessa tematica ieri anche l’Uncem aveva chiesto maggiore concretezza in Regione.

Strada che non c’è, Uncem sollecita la Regione per superare i ritardi e garantire i necessari finanziamenti