I Giovani Democratici Tirreno-Reventino sull’ex Rsa di San Mango d’Aquino sollecitano il sindaco sulla mancata riconversione

La Regione non ha inserito la struttura tra quelle previste in Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative di Comunità.

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Per i Giovani Democratici Tirreno-Reventino «l’ex RSA di San Mango è una delle tante incompiute di Calabria, destinata ad erogare servizi di assistenza alle aree più disagiate all’interno del territorio dell’Unione dei Comuni Monti Ma.Re e non solo. Registriamo un assordante silenzio istituzionale, da parte del Sindaco di San Mango d’Aquino, sul mancato inserimento della struttura in un quadro complessivo di riorganizzazione socio-sanitaria del territorio. Un silenzio che non tutela la comunità e i cittadini che vivono un disagio per la mancanza di servizi sanitari in linea con i loro bisogni. Ci piacerebbe conoscere la strategia del Sindaco Marrelli, le interlocuzioni istituzionali avviate con il comitato dei Sindaci dell’Asp e con la dirigenza dell’Azienda Ospedaliera di Catanzaro in merito alla riconversione dell’ex RSA in struttura a servizio delle comunità coinvolte».

Si chiedono «delucidazioni sull’impegno, ad oggi, non pervenuto (tranne sporadiche dichiarazioni di mera passerella politica) del Sindaco e del suo operato amministrativo sul tema in questione. Ci saremmo aspettati una discussione in un consiglio comunale ad hoc, cosa che non è avvenuta, inoltre apprendiamo di una “timida” delibera di giunta (N. 91 del 17 dicembre 2021) in cui il Sindaco ha ritenuto di non partecipare, sicuramente aveva cose più importanti da fare».

Gli stessi giovani democratici rimarcano che «Il PNRR prevede il rafforzamento dell’assistenza sanitaria territoriale e la piena integrazione tra servizi ospedalieri, territoriali e socio-sanitari con la realizzazione di strutture come: Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative di Comunità. Reti di prossimità, strutture e telemedicina: questi gli strumenti “filtro” destinati a mutare il volto della medicina territoriale nei prossimi anni. La Regione Calabria – dopo i ritardi accumulati dalla precedente governance – ha trasmesso ad Agenas una pianificazione delle strutture, suscettibili di modifiche entro marzo 2022, che sorgeranno sul territorio regionale».

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