Viaggi e turismo delle radici: Maida guida una rete di Comuni

Il progetto prevede la costituzione di un ATS insieme agli enti aderenti

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Viaggi e turismo delle radici. Sono questi i temi al centro della riunione che si terrà domani a Maida ore 10 nella sala del consiglio comunale, alla presenza dei sindaci che hanno aderito al comitato promotore dell’idea progettuale “Casa Calabria 2023. Progettazione e gestione del viaggio delle radici”. Il progetto verrà illustrato da Tullio Romita professore associato dell’università della Calabria e direttore del primo master internazionale “Esperto in organizzazione e gestione del turismo delle radici”.

Il progetto vede Maida Comune capofila in collaborazione con l’Università della Calabria e prevede la costituzione di un ATS insieme ai comuni aderenti Diamante, Acri, San Marco Argentano, Motta Santa Lucia, Soveria Mannelli, San Mango d’Aquino, Cervicati, Orsomarso e associazioni quali Confesercenti, Confartigianato e Unindustria Calabria settore Turismo.

Sarà presente anche l’associazione Casa Calabria International con il presidente Enrico Mazzone e il vicepresidente Innocenza Giannuzzi.

L’obiettivo è quello di arrivare a presentare un progetto operativo pilota da portare all’approvazione del MAECI sfruttando l’ambito degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNNR), l’investimento 2.1 “attrattività dei borghi”, la cui titolarità è del Ministero della Cultura. Uno spazio specifico l’investimento lo riserva alla valorizzazione del “turismo delle radici”, con una dotazione finanziaria pari a 20 milioni di euro e con soggetto attuatore il Ministero degli Affari e della Cooperazione Internazionale (MAECI).

“Il progetto pilota è frutto di una sinergia tra istituzioni comunali, mondo universitario, associazioni produttive e alcune delle più importanti associazioni di italiani nel mondo – ha voluto sottolineare il sindaco di Maida, convocando la riunione di domani -. Un’idea ambiziosa quanto realistica, se pensiamo alla forte attrattività della nostra regione e in particolare al grande attaccamento dei tanti calabresi nel mondo di seconda e terza generazione. L’intento è quello di valorizzare i borghi, coinvolgendo le nostre comunità all’estero, individuando le migliori strategie per creare un’offerta turistica adeguata, combinare il fascino del viaggio con la curiosità per le origini della propria famiglia.  Al nostro viaggiatore interessa visitare i luoghi, ma è pronto anche a conoscere la cultura, a vivere le tradizioni e ad assaggiare i prodotti tipici.

Un ramo turistico importante, valorizzato anche dal fatto che una specifica misura dei fondi PNRR sono dedicati proprio al turismo delle radici. Noi ci crediamo e siamo pronti a creare tutte le condizioni per raggiungere l’obiettivo”.

 

 

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