Serafino Pietro Paola critico verso l’affidamento esterno della gestione dei tributi a Conflenti

All’Autorità anticorruzione segnalati gli atti relativi all’affidamento diretto del servizio di accertamento e riscossione di Imu e Tasi

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L’ex Sindaco di Conflenti ed attuale Consigliere comunale Serafino Pietro Paola, ha trasmesso all’Autorità anticorruzione gli atti relativi all’affidamento diretto del servizio di accertamento e riscossione di Imu e Tasi poiché – sostiene – “le scelte operate dall’Amministrazione comunale non sono state ispirate ai criteri di economicità, imparzialità e trasparenza a cui deve conformarsi l’attività amministrativa. Il servizio riscossione era già stato affidato dal Comune di Conflenti all’Agenzia delle Entrate, ma la nuova Amministrazione comunale ha ritenuto di dover scegliere un nuovo e diverso soggetto al quale dovrà corrispondere il 550% della somma precedentemente pattuita con l’Agenzia.”

“Pagare cinque volte e mezzo il costo ordinariamente previsto per la riscossione dei tributi, dilapidando risorse pubbliche in modo gratuito, nel contesto in cui sono state cancellate, sempre dall’attuale Amministrazione comunale, le agevolazioni e le esenzioni sui ticket della mensa scolastica, rappresenta uno schiaffo al bisogno, ai sacrifici, alle difficoltà delle famiglie oltre che alla decenza ed al buon senso. Tra l’altro – continua Paola – l’atto di indirizzo con cui la Giunta comunale ha disposto l’affidamento del servizio di “supporto” all’accertamento e alla riscossione di Imu e Tasi è stato snaturato in fase attuativa con la illegittima concretazione di una “concessione” di pubblico servizio.”

“Nel corso della procedura l’idea della Giunta di “supportare” gli uffici con una qualificata figura professionale, senza che ciò comportasse deleghe di poteri pubblici, è stata infatti arbitrariamente disattesa fino a produrre l’aggiudicazione di una vera e propria “concessione” del servizio di accertamento e riscossione dei tributi, rinunciando l’Ente ad esercitare direttamente ed autonomamente la potestà impositiva. Le determinazioni assunte dall’Amministrazione comunale di Conflenti per l’affidamento della “concessione” – conclude Paola – sono radicalmente nulle per violazione di norme imperative poiché prive di qualsiasi atto presupposto da parte del Consiglio comunale ex art. 42, comma 2, d.lgs. n. 267/2000.”

Secondo l’ex sindaco “sono di conseguenza nulli anche gli avvisi di accertamento Imu e Tasi 2016 notificati nello scorso mese di dicembre e sottoscritti dal preteso “concessionario”, con gravi conseguenze di natura patrimoniale per l’Ente essendo oramai decorsi, per l’omesso/parziale versamento, i termini di decadenza dell’azione accertatrice.”

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