Entro il 30 giugno possibilità per i 3 lidi già presenti sul lungomare di regolarizzarsi per il solo 2024

Gli altri lotti previsti dal vigente piano per finalità turistico ricreative saranno oggetto di un separato e successivo bando pubblico per il rilascio di nuove concessioni pluriennali

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Scadrà a mezzogiorno del 30 giugno l’avviso pubblico esplorativo dell’amministrazione comunale lametina rivolto esclusivamente ai 3 operatori economici già presenti sul lungomare Falcone – Borsellino che facciano formale richiesta di permanere sul territorio, manifestando il proprio interesse ad avvalersi dell’istituto di cui all’articolo 10 comma 1 del regolamento di attuazione del codice della navigazione marittima approvato con D.P.R. 15 febbraio 1952, n. 328, che prevede il rilascio di una concessione demaniale marittima provvisoria riferita alla sola stagione balneare dell’anno in corso.

Le richieste dovranno riguardare unicamente i lotti del Piano Spiaggia Comunale interessati da concessioni del demanio marittimo scadute; in tal senso non potranno richiedersi lotti diversi da quelli interessati da problematiche di rinnovo.

Esclusa quindi la pratica relativa al lideo Poseidon, assegnata all’esito della procedura ad evidenza pubblica sul lotto n. 2 dell’Ambito Marinella del PCS, della superficie di 5.320 mq, la cui durata di 20 anni avrà scadenza 31 ottobre 2038 “con periodo di utilizzazione stagionale dal 1° maggio al 31 ottobre di ogni anno per le attività dell’apertura degli impianti balneari”.

Gli altri lotti previsti dal vigente piano per finalità turistico ricreative saranno oggetto di un separato e successivo bando pubblico per il rilascio di nuove concessioni pluriennali, secondo la normativa comunitaria, nazionale, regionale e secondo le previsioni del vigente piano. Indicazione che era già emersa ad inizio 2023, e che torna quando si è prossimi al giro di boa del 2024.

Niente possibilità di concessioni stagionali, si torna a parlare dei bandi per lidi pluriennali in via Perugini

Tutto ciò per andare incontro alle recenti sentenze legate alla direttiva Bolkestein, secondo cui, “qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda, in particolare, un’adeguata pubblicità dell’avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento”.

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