Agevolazioni nei pagamenti per gli assegnatari dei box dell’ingrosso di contrada Rotoli

Per i primi 18 mesi di attività pagheranno la metà della quota pattuita, potendo dividere in due rate la cauzione prevista inizialmente dal bando

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    Anche se tornata agli onori della cronaca più per i furti ricevuti che per l’avvio delle proprie attività, la giunta comunale il 25 marzo è tornata ad occuparsi del mercato ortofrutticolo e florovivaistico all’ingrosso di località Rotoli.

    Una struttura nata con poco fortuna, fino ad ora, ed anche dopo due bandi degli 8 posti disponibili solo 5 sono riusciti ad essere affidati, ma l’attuale crisi economica non aiuta l’avvio delle attività. Nel testo dell’atto amministrativo si fa presente di fatti come «ogni operatore, per la concessione del posteggio e dell’ufficio, dovrebbe corrispondere un canone mensile complessivo di 2.128 euro» cifra che però i singoli operatori, più volte ricevuti, hanno rappresentato la difficoltà di poter sostenere nella fase di avvio delle attività, ponendo così un veto alla sottoscrizione del contratto di affidamento in gestione.

    La giunta ha così deciso di andare incontro alle esigenze degli operatori, sia perché da un lato (come scritto chiaramente nella delibera) «i vincoli derivanti dall’utilizzo di fondi comunitari per la realizzazione della struttura, impongono a questo Ente l’avvio dell’attività del Mercato Ortofrutticolo e Florovivaistico all’Ingrosso di Lamezia Terme», ma anche perché l’avvio dell’attività rappresenta «un’esigenza di tutela della stessa struttura», senza contare l’importanza per posizione (ai piedi dell’uscita autostradale lametina, prossima in linea d’aria ad aeroporto e stazione ferroviaria) e rilevanza per un settore come quello agricolo e florovivaistico.

     

    La giunta ha così deliberato «che per i primi 18 mesi di attività del Mercato Ortofrutticolo e Florovivaistico di Lamezia Terme, gli operatori concessionari saranno assoggettati alla corresponsione di un canone di concessione ridotto del 50% rispetto a quanto previsto dal Regolamento del Mercato», dovendo così pagare un canone mensile di 1.064 euro per il primo anno e mezzo dalla data di avvio dell’attività. Nel testo non si esclude che i costi possano mantenersi anche su questi livelli, giacchè «il canone è stato fissato sulla base di una stima dei costi di gestione, che potrebbero risultare, all’esito e valutazione della gestione stessa, inferiori a quanto previsto: in tal caso, i canoni saranno conseguentemente adeguati».

    Altra “agevolazione” concessa dalla giunta è il pagamento dilazionato del deposito cauzionale (una somma di importo pari ad almeno 3 mensilità, ovvero 6.384 euro) venga corrisposto in due rate: una prima metà (3.192 euro) all’atto della sottoscrizione del contratto di affidamento in gestione; la seconda metà entro la fine del diciottesimo mese successivo alla data di avvio dell’ attività.

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