Psc, il meccanismo delle perequazioni al centro delle possibili attività edilizie

Termine ricorsivo dai restauri nei centri storici agli interventi produttivi collegati al Parco Termale

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    Tra i termini cardine del nascente piano strutturale comunale già dal progetto originario del progettista Crocioni c’è la “perequazione”, ovvero la premialità in diritti edificatori che vale, per esempio, per gli interventi di recupero di fabbricati ricompresi nei centri storici. In caso di restauro e risanamento conservativo, o di ristrutturazione edilizia, è previsto una capacità edificatoria pari al 100% della superficie del fabbricato oggetto del recupero, che sale al 200% in caso di ripristino tipologico. Tali premi potranno essere aggiornati dal consiglio comunale entro 3 anni dall’approvazione del Psc, lasciando così ambito d’azione anche alla prossima amministrazione comunale.

    I diritti edificatori previsti son:

    • sul territorio urbanizzato nella disponibilità del proprietario del fabbrico oggetto di recupero;
    • sui suoli resi disponibili dall’amministrazione comunale nel quadro della manovra perequativa;
    • attraverso la cessione di tali diritti a terzi proprietari od operatori ai sensi nella normativa vigente.

    In caso di restauro e risanamento conservativo, o di ristrutturazione edilizia, è prevista l’esenzione dal contributo di costruzione, dai diritti di segreteria, dalla tassa di occupazione di suolo pubblico per l’intera durata del cantiere, ma anche dai tributi locali per 3 anni dal rilascio dell’agibilità in caso di abitazione principale (in altri casi l’esenzione scende a soli 365 giorni). Stesse esenzioni precedenti per il cantiere anche in caso di ripristino tipologico, con tributi locali abbonati per 5 anni in caso di abitazione principale o 3 in caso di altre tipologie.

    Gli accordi perequativi varranno poi anche per gli interventi previsti su Via del Progresso e Via delle Terme (con un indice di utilizzazione territoriale non superiore a 0,3 mq/mq, o 0,35 mq/mq nel caso di più proprietà  che procedano alla formazione di un Pau unitario), mentre per il Parco Termale si opererà su:

    • la sostenibilità ambientale dei programmi;
    • le azioni di qualificazione territoriale;
    • i programmi per la rete delle piste ciclabili integrate;
    • i rapporti di integrazione con il Parco Mitoio e con il complesso termale esistente.

    Gli interventi di creazione di alberghi, residence, campeggi son considerati primari (dando una premialità del 50% di volumetria per la conversione dell’esistente ad uso ricettivo, con un indice di utilizzazione territoriale fino a 0,3 mq/mq), mentre gli altri (commercio al dettaglio, pubblici esercizi, artigianato di servizio, sportelli bancari, fitness, palestre, piscine, cinema) saranno ammessi nella misura del 10%.

    Nel territorio urbanizzato e negli ambiti urbani minori (Acquadauzano, Acquafredda, Annunziata, Bucolia Superiore, Cantarelle, Caronte, Carrà Cosentino, Fronti, Gabella, Ginepri, Magolà, Miglierina, Piano Luppino, San Minà, Sant’Ermia, Santa Maria, Serra, Serra Castagna, Spineto, Telara, Vallericciardo ed altri piccoli centri frazionari) in caso di demolizione di quanto esistente e successiva ricostruzione di fabbricato con classe energetica A, è prevista una premialità del 50% di volumetria.

    Per quanto riguarda le nuove costruzioni di tipo residenziale quelle munite di certificazione CasaClima Classe A o Oro (ma anche equivalenti), che soddisfino i consumi di energia primaria con fonti rinnovabili nella misura del 50%, si avrà una maggiore capacità volumetrica complessiva pari al 20%, mentre chi sarà sprovvisto di tale certificazioni (che vengono indicate come obbligatorie per le opere pubbliche in divenire) vedrà ridotta la capacità volumetrica del 10%.

    Rinviando ad un prossimo piano l’ambito dell’estetica e del colore delle facciate, il correttivo del Psc si chiude parlando di marciapiedi, la cui pulizia è a carico dei proprietari frontisti, mentre in caso di lavori resi necessari gli stessi dovranno rimuovere eventuali mostre, vetrine, chioschi o altri elementi, provvedendo anche a rimozione d’ufficio a spese degli stessi privati. Essendo aumentati negli ultimi anni i dehors a servizio di bar e locali in città l’indicazione coinvolgerebbe più attività commerciali rispetto al passato.

    Gi.Ga.

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