Anche la quinta commissione scettica sui lavori legati al parcheggio sotterraneo in Piazza della Repubblica

Si rinvia a dopo i chiarimenti con i tecnici del consorzio privato la possibilità di non chiudere la circolazione stradale

Più informazioni su


    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Si continua a discutere “in potenza” dei lavori di Piazza della Repubblica in Via Perugini, con stop possibili richiesti nel caso in cui partissero lavori già appaltati, per un progetto risalente alla precedente amministrazione comunale, che trova il dissenso dei residenti per la modifica alla viabilità e alla mancanza di chiarezza su eventuali nuovi vincoli contrattuali legati alle strisce blu e parcheggi a pagamento che saranno il nuovo scenario.
    Di Piazza delle Repubblica si era parlato anche nel documento distribuito nell’ultimo “tour tra le opere pubbliche” della precedente amministrazione comunale, supponendo che nel 2014 sarebbe partito il parcheggio interrato (per un investimento privato di 9.000.000 euro): «la modalità del project financing prevede la costruzione e gestione dell’opera a cura del concessionario il quale si ripaga, per 30 anni, coi proventi delle tariffe di parcheggio. Unica offerta quella del Consorzio Artigiano Edile Comiso (CAEC), che ha tra i consorziati la lametina Nuova Termoidroelettrica. Il progetto prevede 264 posti auto (126 al 1° piano interrato, 126 al 2°, 12 al 3°) di cui 6 per disabili (3 al 1°, 3 al 2°).  In più, al 3°piano seminterrato vengono collocati 68 box auto di cui 3 per disabili.  La copertura del parcheggio costituirà lo spazio della nuova piazza pedonale, su un’area di circa 5000 metri quadrati, da realizzare a cura dell’aggiudicatario della concessione».
    Dopo l’incontro avuto in prima istanza con l’assessore ai lavori pubblici, Cardamone, il comitato dei residenti in Piazza della Repubblica contrari all’attuale progetto di restyling dell’area ne ha discusso a mezzogiorno anche con la quinta commissione consiliare, in cui oltre all’attuale componente della giunta Mascaro si son trovati, con ruoli diversi, due ex componenti di quella precedente come Rosario Piccioni (ora consigliere di Lamezia Insieme, prima assessore ai lavori pubblici) e Pino Zaffina (esponente del Pd nella precedente gestione delegato all’urbanistica).
    Saverio Caccamo, a nome del comitato che ha già raccolto 500 firme, specifica i punti dolenti del progetto redatto inizialmente nel 2010 ma poi modificato negli anni in alcuni aspetti: non viene accettata la chiusura al traffico veicolare dell’area che diventerebbe una piazza totalmente pedonale sopra il parcheggio sotterraneo (con dubbi anche sui tempi e modi dello scavo necessario, mentre son partiti ad inizio ottobre già alcuni lavori attorno ai parcheggi esistenti), così come le strisce blu da istituire (e gestire sempre da parte dei privati) nelle vie limitrofe.
    La richiesta è quindi quella di non creare una piazza ma lasciare l’area aperta al traffico veicolare, anche in funzione della presenza della chiesa del Rosario, del tribunale, delle varie attività commerciali, con poi la necessità anche di capire meglio quali saranno le condizioni per i residenti relativamente ai nuovi parcheggi a pagamento.
    L’assessore Cardamone precisa che «sia le osservazioni del comitato, che quelle dell’attuale amministrazione che potrebbe avere una visione diversa rispetto alla precedente, son state inserite tra quelle che saranno discusse con i tecnici e la ditta», con un incontro previsto nello stesso pomeriggio.
    Il presidente della commissione, Luigi Muraca, precisa di non conoscere tutti gli atti in discussione (come anche altri consiglieri, sebbene pubblicati online da tempo, nb), ma esprime «la volontà di riconvocare il comitato quando ci saranno maggiori chiarimenti e si potranno così dare risposte reali rispetto alle richieste», mentre i consiglieri rappresentati delle varie forze politiche in aula suppongono sia necessario bloccare i lavori iniziati già il mese scorso, ipotesi avanzata anche da Piccioni (Lamezia Insieme) che ammette «da ex assessore di conoscere i due progetti distinti, ma per correttezza istituzionale è giusto che sia l’attuale amministrazione a relazionare le relative scelte possibili», mentre la dirigente di settore Belvedere rassicura che «attualmente i lavori avviati son relativi ad un’area laterale che è compresa nel progetto su cui si sta discutendo ora».
    Trattandosi di un investimento privato non ci sarebbero fondi da dover rendicontare entro una precisa scadenza, ma invece un mercato diverso che ha tempi diversi rispetto a quello pubblico (ed in tempi di crisi economica anche altri investimenti, come per esempio si suppone potrebbe succedere con la riqualificazione dell’ex Zuccherificio da parte della Cissel, non è detto che quanto preventivato in origine sia attualmente ancora a disposizione del proponente), con qualche consigliere che per altro adombra anche un altro interrogativo: tra zona sismica e dissesti idrogeologici, è Lamezia un’area adatta e sicura per parcheggi sotterranei? Ai tecnici la risposta.

    Più informazioni su