Il Comune di Lamezia Terme riammette nel piano di protezione civile gli stadi Rocco Riga e Gianni Renda

Ritenendo gli stessi nuovamente agibili per come noto viste le mancate restrizioni alle partite dei campionati iniziati, al netto di atti amministrativi assenti che revocassero o correggessero quanto dichiarato in precedenza.

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    Nella poca chiarezza amministrativa sulla gestione e certificazione degli stadi cittadini, il Comune di Lamezia Terme riammette nel piano di protezione civile gli stadi Rocco Riga e Gianni Renda, ritenendo gli stessi nuovamente agibili per come noto viste le mancate restrizioni alle partite dei campionati iniziati, al netto di atti amministrativi assenti che revocassero o correggessero quanto dichiarato in precedenza.

    Così da un lato si ricorda che per gli stadi comunali “Rocco Riga”, “Gianni Renda”, “Guido D’Ippolito” ed il Palazzo dello Sport “Alfio Sparti” «con deliberazione di Commissione Straordinaria (adottata con i poteri del Consiglio) n. 131 del 18.12.2018, a seguito della rilevata inagibilità di alcune strutture adibite a ricovero della popolazione, era stata disposta l’espunzione dalle tavole 3, 3a e 3b, relative alla individuazione in apposite schede delle aree di emergenza, ed allegate alla Delibera Commissariale n. 12 del 17/04/2018», specificando però «mantenendone, in caso di emergenza, la sola utilizzazione per le fruizioni di atterraggi o decolli di elicotteri ed allestimenti di tendopoli nell’area al solo campo di gioco».

    Dopo 10 mesi la terna delibera di reinserire Renda e Riga «nelle medesime tavole mantenendone, in caso di emergenza, la sola utilizzazione per le fruizioni di allestimenti di tendopoli nell’area al solo rettangolo di gioco con accesso diretto allo stesso rettangolo escludendone strutture e relativi impianti». Cambio di denominazione e burocratico, ma non nella sostanza della funzione in caso di emergenza.
    g.g.
     

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