Nel parere sfavorevole del collegio dei revisori dei conti agli equilibri 2019 più di un monito ricorsivo per il Comune di Lamezia Terme

Gli inviti più che ad Alecci, Colosimo e Fusaro dovranno così essere indirizzati alla nuova amministrazione comunale che sarà eletta in questo mese di novembre

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    Come già emerso su alcuni organi di stampa, anche nella relazione sugli equilibri di bilancio 2019 la terna dei revisori dei conti non ha fatto mancare appunti all’operato di quella commissariale, arrivando anche ad esprimere un parere sfavorevole il 30 ottobre legato alla situazione finanziaria della Lamezia Multiservizi non presa in considerazione nell’assestamento di via Perugini.

    Ma nelle 17 pagine del documento stilato da Ettore Domenico Riitano, Maria Aino, Francesco Vergata si va anche oltre la situazione della società in house, contestando in questo campo la «non efficace applicazione del “regolamento controllo analogo” adottato con la deliberazione del Consiglio Comunale n. 149 del 30/11/2016 e della deliberazione della Giunta Comunale n. 12 del 23/01/2017 concernente “Società Lamezia Multiservizi spa in house providing. Assegnazione obiettivi e linee di indirizzo» ma anche «una ridotta capacità di riscossione delle entrate; la mancata costituzione di un fondo rischi contenzioso che tenga effettivamente conto del contenzioso in essere; non esiste una ricognizione chiara e complessiva di tutto il contenzioso in essere e delle passività potenziali a questo correlate; l’elevato volume di debiti fuori bilancio che denota da un lato problematicità nella gestione della spesa e dall’altro la mancata valutazione e rilevazione delle perdite potenziali connesse alle azioni dell’Ente». Non voci nuove in via Perugini, ma nemmeno la corretta amministrazione che la terna commissariale valuta di aver riportato.

    Gli inviti più che ad Alecci, Colosimo e Fusaro dovranno così essere indirizzati alla nuova amministrazione comunale che sarà eletta in questo mese di novembre, aggiungendo oltre ai solleciti su una migliore riscossione e controllo dei residui attivi e passivi, anche a «adottare e mettere in atto misure di monitoraggio delle spese finanziate con entrate da sanzioni codice della strada ex art. 208, Dlgs 285/92; aggiornare l’inventario generale dell’Ente; monitorare l’andamento economico finanziario degli organismi e società partecipate; costituire uno specifico Fondo a copertura degli oneri da contenzioso. Si ritiene necessaria una valutazione analitica dei contenziosi in essere evitando, ove possibile, accantonamenti per masse nonché un monitoraggio continuo dell’evoluzione dei degli stessi onde adottare tempestivamente i provvedimenti di riequilibrio che si rendessero necessari; attivare gli uffici dell’Ente al fine di realizzare una ricognizione chiara e complessiva di tutto il contenzioso in essere e delle passività potenziali a questo correlate; porre in essere misure atte a rendere effettivo il rispetto della procedura di impegno art. 191 e seguenti, evitando il sorgere di obbligazioni giuridiche al di fuori della rituale procedura di spesa e conseguentemente il formarsi di debiti fuori bilancio; procedere tempestivamente al riconoscimento dei debiti fuori bilancio, sia per i riflessi che il tutto ha in tema di risultato di amministrazione, rinviando di fatto al futuro oneri già presenti nella gestione, che di rispetto degli obiettivi posti dal patto di stabilità interno; stipulare adeguate polizze assicurative contro incendi, furti e responsabilità civile al fine di ottenere il risarcimento di eventuali danni patrimoniali».

    Tutta una serie di raccomandazioni che richiederebbero maggiore personale sia dipendente che dirigenziale, con la possibilità di nuovi arrivi che per almeno un anno il Comune di Lamezia Terme non potrà avere se non dopo aver fatto “i compiti a casa” (ovvero approvato i vari atti amministrativi e contabili, nei termini temporali e di legge, da inviare alla commissione ministeriale).

    Al momento a rispondere è Nadia Aiello, una delle due dirigenti titolari in servizio, che in 3 pagine replica alle osservazioni dei revisori dei conti comunali riportando la delibera con cui ieri la terna commissariale ha bocciato il bilancio 2018 della Lamezia Multiservizi ma assicurando, nel riepilogare la genesi dell’atto amministrativo, che «il Servizio Controllo analogo ha svolto efficacemente i compiti ad esso demandati ed evidenziato, all’Organo di vertice dell’Ente, oltre le risultanze anche le inadempienze della società in house rispetto agli obblighi previsti dal vigente regolamento sul controllo analogo e la disciplina di settore».

    Si rimarca poi come si sia intervenuto sia sul fondo passività potenziali (altri fondi da 659.594,27 ad 798.284,27 euro (anno 2019), 185.389,00 (2020), 817.609,00 (2021) e sul fondo di riserva, conseguentemente all’utilizzo rimpinguato e portato a 315.999,91 euro (anno 2019).
    Lunedì è stata richiesta all’U.O.A Avvocatura, per come evidenziato dal Collegio dei Revisori, una valutazione analitica dei contenziosi in essere, ma non c’è traccia di considerazioni sulle altre partecipate comunali (Sacal e Lameziaeuropa, per fare due esempi), mentre tra gli atti allegati compare come di consueto qualcosa stampato e scannerizzato, in questo caso anche in diagonale.
    Gi.Ga.


     

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