Ufficializzati i nomi, ma non le deleghe, dei nuovi 7 assessori della giunta Mascaro

Degli equilibri in consiglio comunale la maggioranza discuterà già domani pomeriggio, anche in vista della prima convocazione che arriverà la settimana prossima

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    Di GIANLUCA GAMBARDELLA
    Sono 7 i nuovi assessori della giunta Mascaro, tutti esterni, per lo più con esperienze nei settori affidati dal primo cittadino, ma potrebbe non finire qui. Infatti già nel programma elettorale del poi rieletto sindaco figurava la possibilità di modificare lo statuto per introdurre anche la figura del consigliere delegato, così che si possa affidare qualche settore specifico a componenti della maggioranza ma senza la qualifica di assessore. In tempi di blocco del turn over ed impossibilità immediata di assumere personale, la mancanza di tecnici e dirigenti chiederà di fatti una maggiore attenzione e collaborazione da parte degli organi di indirizzo politico con quelli di indirizzo amministrativo.
    Ufficializzati i nomi, non ancora tutte le deleghe, con confermate però le indiscrezioni della vigilia dell’incontro nella Sala Napolitano. 
    Mascaro ha scelto Antonello Bevilacqua quale vice sindaco, dopo aver condiviso con il collega esperienze sia professionali nell’ordine degli avvocati che sportive alla presidenza della Vigor Lamezia.
    Sandro Zaffina al bilancio torna in via Perugini dopo essere stato a più riprese all’interno del collegio dei revisori dei conti (ultima esperienza dal 9 ottobre 2012 al 10 ottobre 2015), così come Teresa Bambara ai servizi sociali, di cui è stata dirigente fino a fine dicembre 2017 per poi andare in pensione e non vedere il proprio posto coperto da nessun altro.
    Giorgia Gargano alla cultura porterà la propria esperienza in ambito archeologico e numismatico, con anche la vena artistica in famiglia del marito Maurizio Carnevali. 
    L’ingegnere Francesco Dattilo all’urbanistica dovrà fare sia da assessore che da dirigente del settore, sfruttando le esperienze accumulate sia nell’ambito privato che pubblico (Comune di Lamezia Terme compreso).
    Gianfranco Luzzo alla sanità replica l’esperienza avuta con medesima delega da assessore regionale, ente cui competerebbe il campo se non fosse commissariato da anni. Un ruolo quindi più simbolico e di rapporti istituzionali che di vero e proprio pragmatismo per l’ex presidente del consiglio comunale durante l’amministrazione Speranza ed ex presidente della Lamezia Multiservizi prescioglimento con Mascaro.
    Luisa Vaccaro passa dall’essere l’addetto stampa del sindaco (che per i vincoli comunali da predissesto non è potuta però mai ufficialmente essere stata contrattualizzata come staff del primo cittadino) e di alcune associazioni culturali e sportive lametine, ad essere assessore allo sport e spettacolo.
    Mascaro nell’introduzione ringrazia anche gli assessori della precedente esperienza, «sia chi è stato al mio fianco e lavorato anche nel periodo buio della commissione d’accesso, che chi mi ha affiancato in questa campagna elettorale», rivelando di aver denominato il gruppo WhatsApp «giunta 2019-2025» perché «è un gruppo di lavoro che dovrà lavorare insieme per fronteggiare le enormi carenze quantitative di personale». Il primo cittadino parla di «deleghe ancora in fase di quadratura» non negando che «esistono criticità che derivano da più fronti, basti vedere l’emergenza rifiuti che esiste in tutta la Calabria, ma le porte del Comune dovranno essere aperte a costruttori di idee e proposte».
    Se tra due mesi si tornerà a votare, per le regionali, Mascaro auspica un dialogo sempre maggiore con gli enti sovracomunali per uno sviluppo comune. A chiudere i toni da campagna elettorale non sempre cauti e trattenuti, il primo cittadino ringrazia anche gli avversari politici «perché scendere in campo dopo uno scioglimento comunale non è mai facile» specificando che «gli assessori non sono indicati o rappresentanti dei due gruppi consiliari di maggioranza, ma dovranno invece esserlo ben oltre i 24 consiglieri comunali ma di tutti i 70.000 cittadini lametini». Nei vari adeguamenti previsti per lo Statuto Comunale si annuncia anche la figura del consigliere delegato perché «anche nei 15 consiglieri comunali di maggioranza ci sono competenze per coprire ambiti non previsti in giunta. Un meccanismo che a livello nazionale già funziona tra Ministri, sottosegretari, etc». Per le società partecipate non si nasconde una certa preoccupazione «perché in troppi tavoli non si è prestata la dovuta attenzione. Le nostre società sono quelle che devono essere motore della città, e ci sarà una delega apposita: Lameziaeuropa sta guidando l’arrivo di importanti finanziamenti privati mentre bisogna lottare contro lo scippo dei fondi per le aree Zes che riguarda la nostra area industriale; bisogna che il cda della Sacal torni a parlare della nuova aerostazione che è il volano di tutta la Calabria; la Lamezia Multiservizi sta giocando una partita importantissima per il proprio futuro dovendosi candidare per le opportunità che si prospettano come gli impianti di gestione dei rifiuti».
    Degli equilibri in consiglio comunale la maggioranza discuterà già domani pomeriggio, anche in vista della prima convocazione che arriverà la settimana prossima, valutando in attesa di deliberare tutti gli atti richiesti dalla commissione stabilità di avvalersi di funzionari in missione a costo zero per le casse del Comune essendo un’amministrazione post scioglimento.

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