Incarichi gratuiti per un solo anno per dipendenti in pensione ipotesi avanzata dalla giunta Mascaro

La modifica del regolamento dovrà essere approvata dal consiglio comunale. Massima spesa 300 euro di rimborsi mensili

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    In regime di predissesto che limita fortemente la possibilità di assunzioni, e con quota 100 ad aver ulteriormente diminuito il numero di dipendenti in servizio presso via Perugini, la giunta Mascaro per cercare di correre ai ripari studia anche vie alternative come la collaborazione gratuiti di dipendenti andati in pensione per cercare di arginare parte dei disservizi possibili in atto.
    La normativa infatti prevede tale possibilità, ma specificando che «siano a titolo gratuito, con rimborso delle spese documentate nei limiti fissati dall’organo competente dell’amministrazione interessata; siano di durata non superiore ad un anno, non prorogabile, né rinnovabile».
    Per far ciò si dovrà modificare il Regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, dovendo quindi passare dalla commissione (oggi dovrebbero essere pubblicate le composizioni) e poi dal consiglio comunale.
    La proposta della giunta prevede l’inserimento di apposito comma, specificando che «gli incarichi sono conferiti a titolo gratuito, prevedendo il solo rimborso delle spese documentate inerenti il servizio svolto, con particolare riferimento alle spese di viaggio per soggetti residenti fuori dal territorio comunale e di vitto entro il valore nominale del buono pasto riconosciuto al personale comunale, e comunque nel limite massimo di 300 euro al mese; gli incarichi di cui al comma 1 possono avere durata massima di un anno, non prorogabile, né rinnovabile; gli incarichi sono conferiti nell’interesse dell’Amministrazione e non del soggetto in quiescenza, dedicando particolare cura all’esigenza di evitare conflitti di interessi, in considerazione del rischio che l’interessato sia spinto ad accettare l’incarico gratuito dalla prospettiva di vantaggi economici illeciti; ai fini del conferimento dell’incarico si osservano le disposizioni della normativa in materia di inconferibilità ed incompatibilità».
    I soggetti a cui conferire gli incarichi e le collaborazioni di cui saranno individuati attraverso procedure comparative dei curricula avviate con specifici avvisi pubblicati all’Albo Pretorio dell’Ente e sul sito Internet dello stesso, reputando altresì «consentito il conferimento diretto di incarichi senza procedura selettiva, esclusivamente nei confronti di dipendenti propri dell’Ente che siano stati collocati in quiescenza e che rivestivano presso l’Ente stesso incarichi dirigenziali o direttivi, laddove la finalità dell’attribuzione dell’incarico sia quella di assicurare il trasferimento delle competenze e delle esperienze e la continuità nella conduzione degli uffici e dei procedimenti trattati. E’ possibile il ricorso a personale in quiescenza per incarichi che non comportino funzioni dirigenziali o direttive e abbiano oggetto diverso da quello di studio o consulenza».
    g.g.

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