La giunta lametina controdeduce le osservazioni dei revisori dei conti e va avanti sulle assunzioni

Il 20 febbraio era giunto un primo parere non favorevole, legato ai ritardi nell'approvazione degli strumenti economici da parte della terna commissariale

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In attesa che il Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito con legge 28 giugno 2019, entri fattivamente in vigore, in via Perugini si è tenuto conto dell’incidenza tra la spesa del personale e le spese correnti per calcolare quanto potrà essere il nuovo personale da assumere, sempre in caso di approvazione da parte della commissione ministeriale essendo il Comune di Lamezia Terme in piano di riequilibrio.

Notorio che «non sussistono alla data di emanazione dell’atto dipendenti e dirigenti in soprannumero, né in eccedenza per l’anno 2020», ma anzi si è fortemente sotto organico poiché «il rapporto dipendenti-popolazione per l’anno 2020 è pari a 1/310 (popolazione residente al 31 dicembre 2018 n. 70306/personale in servizio al 31 dicembre 2019 n. 228 unità) a fronte del rapporto medio 1/126 stabilito dal Decreto Ministeriale del 10 aprile 2017», nell’incontro del 23 gennaio l’Amministrazione ha formulato l’indirizzo in merito al fabbisogno di unità a tempo indeterminato di «2 Dirigenti (1 profilo amministrativo-contabile ed 1 profilo tecnico) e di 2 istruttori direttivi amministrativi, cat. D1, per l’ufficio di staff del Sindaco nonché di aumentare a 36 ore settimanali l’orario di lavoro dei dipendenti a tempo indeterminato attualmente in part time a 33 ore settimanali» mentre nella riunione del 5 febbraio è stata condivisa con l’Amministrazione la programmazione delle assunzioni, a tempo determinato e indeterminato, predisposta per le singole annualità di riferimento (2020, 2021 e 2022).

Il 20 febbraio sulla prima proposta il collegio dei revisori dei conti ha però espresso un primo parere non favorevole, legato ai ritardi nell’approvazione degli strumenti economici da parte della terna commissariale, cui la giunta ha successivamente inviato le proprie controdeduzioni sostenendo che «ai fini della determinazione del “valore soglia” in termini percentuali, si è tenuto conto della media delle entrate correnti relative agli ultimi tre rendiconti approvati al netto del fondo crediti dubbia esigibilità stanziato nel bilancio di previsione 2019 considerato che il bilancio di previsione 2020 (di cui l’approvazione del piano triennale del fabbisogno e piano occupazionale 2020/2022 costituisce elemento propedeutico) non è stato ancora approvato; la mancata approvazione del bilancio consolidato anno 2018 – direttamente discendente dalla mancata approvazione del bilancio della società in “house providing” “Lamezia Multiservizi S.p.A” – non ha alcun riflesso sulla programmazione del fabbisogno essendo tale elemento rilevante ai fini dell’assunzione di personale; riguardo alla mancata approvazione del “piano della performance”, si rappresenta che il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 all’art 10, comma 5, prevede, tra l’altro che “In caso di mancata adozione del Piano della performance ….. l’amministrazione non può procedere ad assunzioni di personale ….”. L’inadempimento rilevato, pertanto, non appare significativo ai fini di una attività meramente programmatoria; l’approvazione della proposta di deliberazione n. 234 del 6 febbraio 2020 assolve una funzione programmatoria, obbligatoria per legge costituendo la medesima un presupposto alla successiva approvazione del bilancio di previsione e del documento unico di programmazione per le medesime annualità».

Revisori che ora dovranno nuovamente esprimere un nuovo parare, insieme a quelli attesi sugli altri allegati del bilancio di previsione che si sta venendo a comporre, per poi l’ultima e decisiva votazione entro fine marzo in consiglio comunale. A maggio l’esame passerà a Roma.

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