Lavori e sopralluoghi ordinati a Comune di Lamezia Terme ed Arpacal sulla discarica di località Stretto

Entro un mese obiettivo il conferimento di circa 200.000 mc di scarti di lavorazione

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Nell’ordinanza della presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, in merito al ritorno dell’emergenza rifiuti rientra anche la situazione lametina.

Viene infatti chiesto al Comune di Lamezia Terme «in relazione alla vasca n°2 della discarica in località Stretto oggetto di sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, in caso di assenso positivo all’accesso ai luoghi, di procedere entro i successivi 20 giorni alla realizzazione degli interventi necessari alla completa rimozione delle cause che hanno determinato le violazioni contestate funzionali alla ripresa dei conferimenti per circa 50.000 mc».

All’Arpacal, in relazione alla vasca n°1 della stessa discarica, «di verificare lo stato dei luoghi, le caratteristiche tecniche della discarica e le eventuali prescrizioni e condizioni per una possibile sopraelevazione pari a circa 150.000 mc», successivamente sarà l’amministrazione comunale a dover «presentare all’autorità competente, entro i 30 giorni successivi, il progetto del sovralzo per l’ottenimento della Via e dell’Aia».

Manca il riferimento alla terza vasca, pratica che però in mano alla Regione dopo il commissariamento della pratica avvenuto nel passaggio tra amministrazione della terna commissariale ed il secondo mandato del sindaco Mascaro.

Per la gestione ordinaria la Comunità di ambito di Catanzaro, insieme a quelle delle altre province, dovrà inoltre individuare entro 10 giorni i siti di stoccaggio temporaneo dei rifiuti prodotti dagli impianti di trattamento dei rifiuti urbani. Entro i 30 giorni successivi, nelle more dell’ottenimento dell’autorizzazione secondo le previsioni di legge, dovranno procedere al loro allestimento e messa in esercizio.

Nell’ordinanza la presidente Santelli, ha rilevato che l’impiantistica regionale pubblica di trattamento dei rifiuti urbani e quella privata a servizio del circuito pubblico, riceve giornalmente circa 1600 tonnellate di rifiuto indifferenziato residuo e di rifiuto organico da raccolta differenziata e, a valle del trattamento, produce circa 800 tonnellate di rifiuti (scarti di lavorazione) che devono essere smaltiti in discarica con continuità per permettere la regolare accettazione dei rifiuti conferiti dai Comuni calabresi.

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