Delegazioni comunali lametine sull’orlo della chiusura definitiva tra problemi di personale ed inagibilità

La dirigente Alessandra Belvedere non ha potuto evitare di tracciare un quadro per certi verso già noto, ma che non ha sbocchi di miglioramento immediati

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Problemi strutturali e di personale, e per le 3 delegazioni comunali lametine si può parlare di chiusura non improbabile da qui a breve dopo un’apertura al pubblico a mezzo servizio già prima delle misure anti Covid-19.

Questa mattina chiamata a relazionare in commissione consiliare, la dirigente Alessandra Belvedere non ha potuto evitare di tracciare un quadro per certi verso già noto, ma che non ha sbocchi di miglioramento immediati.

«Non vengono garantiti i servizi, siamo allo sfacelo, già ora devo andare a firmare a Sambiase quando necessario» è un passaggio della dirigente che riassume un altro aspetto della cronica assenza di dipendenti a libro paga del Comune, carenza che andrà a diventare maggiore ora anche per il personale presente che verrà a mancare usufruendo degli istituti di legge come malattia, 104, aspettative, ferie.

Si sommano poi i problemi strutturali noti già prima del 2015, peggiorati da dopo, delle delegazioni di Nicastro e Sambiase che non garantiscono la piena agibilità certificata dai Nas, con anche cedimento del controsoffitto per lo stabile nei pressi di Piazza 5 Dicembre.

Ufficio anagrafe di Sambiase, come le altre due delegazioni di Nicastro e Sant’Eufemia, che viaggiava già da ottobre con servizi ridotti per carenza di personale. Il motivo è anche numerico: a Sambiase su 5 dipendenti 3 sono andati in pensione, 2 rimasti non garantiscono il mantenimento a pieno di tutti i servizi, ed avendo gli stessi problemi anche la delegazione di Nicastro, la dirigente ha dovuto optare per accentrare ove possibile su via Perugini servizi come lo stato civile per garantire la presenza di un funzionario oltre alla dirigente stessa, non potendo neanche prevedere una rotazione interna ai settori del personale o ulteriori dilazioni degli orari e giorni di apertura.

Come per gli altri uffici la soluzione sarebbe quindi quella di assumere personale, ma il piano del fabbisogno redatto dalla giunta per diventare effettivo dovrà prima essere approvato in consiglio comunale insieme al bilancio, poi passare all’analisi della commissione minsteriale, e dopo questo placet avviare le procedure tramite mobilità ed utilizzo di graduatorie già vigenti prima di poter indire nuovi concorsi. Nello stesso alveo anche la questione dei dirigenti: in 2, più il segretario generale, devono dividersi tutti i settori presenti, e le prime figure che dovrebbero arrivare a dare manforte in via Perugini tra quelle richieste son proprio 1 dirigente amministrativo contabile, 1 dirigente tecnico ed 1 comandante della polizia locale tramite mobilità.

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