Riapre qualche impianto sportivo in più da settembre, ma nel settore tecnico 1 solo dipendente dovrà gestire tutte le pratiche

Per l'assessore Luisa Vaccaro «abbiamo difficoltà anche a reperire le informazioni dai computer in alcuni casi»

Si cerca di discutere della ripresa post Covid-19 nella Sala Napolitano, con la quarta commissione ad occuparsi della situazione delle strutture sportive, sia dal punto di vista strutturale (dopo anni di inagibilità diffusa) che gestionale (con affidamenti in scadenza ed altri da effettuare dall’inizio).

Nel recap del tecnico Francesco Esposito il quadro migliora rispetto a quello di qualche mese fa, ma non muta di molto: il Palasparti è tornato nuovamente pienamente agibile, e dovrà nelle prossime settimane essere sanificato dopo un lungo periodo di inattività; il Palagatti e la palestra al primo piano della scuola media Pitagora dovrebbero tornare utilizzabili all’esterno delle attività scolastiche da settembre, dopo alcuni accorgimenti da eseguire; per il polivalente Gagliardi manca la Scia (ma ora bisognerà riparare i danni all’ingresso, e la gestione sarà interna a quella del Parco Impastato); mancano le dichiarazioni da presentare ai vigili del fuoco per richiedere l’autorizzazione ad attività sportive (con istruzione quindi di varie pratiche, e da settembre ci sarà un solo dipendente a doverlo fare) per altre palestre scolastiche.

Rimane così l’agibilità per le scuole, ma non per gli allenamenti pomeridiani se non in pochi casi. Altra via è quella di interloquire con la Provincia per l’uso degli spazi degli istituti superiori, dovendo verificare sia la volontà dell’ente intermedio, che quella degli istituti, che poi l’eventuale esistenza di problemi burocratici.

Anche in questo caso, con la mancanza di personale, l’amministrazione comunale si trova a dover indicare delle priorità per valutare le posizioni di circa 120 immobili lametini. «I pensionamenti dei dipendenti hanno portato con sé anche la memoria storica delle pratiche», commenta l’assessore Luisa Vaccaro, «abbiamo difficoltà anche a reperire le informazioni dai computer in alcuni casi», sintomo che la condivisione e la digitalizzazione delle pratiche negli uffici comunali non siano state negli anni buone pratiche diffuse sebbene obbligatorie per legge.

In questa fase di stallo si cerca quantomeno però di impostare i bandi spiega la componente della giunta Mascaro: «la gestione degli impianti sportivi, come dei campi minori, sarà di 5 anni per dare più ampio respiro. Includeremo anche lo scheletro del pallone in via dei Bizantini, mentre nella futura situazione del palazzetto dello sport si cercherà di rivedere l’accordo con la Provincia per preservare la pista di modelismo interna al parcheggio, e per il bando dei lavori interni sono state inviate le osservazioni della commissione». La struttura di via del Progresso avrà però altri problemi da affrontare: l’ambito della viabilità legata ai Contratti Istituzionali di Sviluppo; la gestione, essendo un impianto di grandi dimensioni che dovrà tenere conto sia degli eventi che delle attività sportive ora fortemente limitate dal Covid-19; la reale fruizione, visto che le società sportive lametine dovranno far fronte sia a difficoltà economiche che agonistiche, non avendo chiaro quale sarà il destino delle organizzazioni sportive delle varie federazioni.

Anche nel settore sport emerge così la grave situazione di pratiche e gestione, con gli organi di indirizzo politico a dover fronteggiare le carenze numeriche di quelle dell’organismo amministrativo, con i sindacati nella riunione successiva di commissione a rimarcare i mancati pagamenti della contrattazione collettiva decentrata degli anni passati (in cui però mancavano piani di obiettivi e perfomance per valutare le prestazioni dei dipendenti).

L’assessore Vaccaro cerca però anche di “ingegnarsi” con iniziative alternative per i prossimi mesi per offrire qualcosa al territorio: in tal senso emerge l’ipotesi di una proiezione all’aperto nel cortile del palazzo comunale, oltre ad altre collaborazioni con privati, per offrire qualcosa che rispetti i limiti in ambito di assembramento e sia a costo zero per le asfittiche casse comunali.

Sull’estate 2020 Ruggero Pegna pone però l’accento sull’assenza del bando culturale regionale che, scaduto il triennio 2017/2019, dovrebbe ripartire nel triennio 2021/2023. Lo stesso negli anni passati aveva finanziato Lameziasummertime, ma anche le stagioni teatrali ed altri eventi culturali sempre nel lametino.

Qualcosa però a Lamezia Terme, con l’ultimo bando regionale che riguarda solo l’annualità 2019, ci sarà. Il promoter ricorda anche che sul finire di agosto ci sarà il Calabriafest su Corso Numistrano, cofinanziato dalla Regione con l’ultimo bando approvato, dovendosi però attenere alle indicazioni nazionali che al momento prevedono 1000 posti a sedere distanziati, prevedendo un costo simbolico di ingresso. Oltre a quelle post circolare Gabrielli, quindi, altre limitazioni da dover osservare.