Buoni spesa regionali, arriva l’adesione anche dal Comune di Lamezia Terme

Prevedendo di corrispondere buoni quantificati in base al nucleo familiare, e priorità a chi non ne ha usufruito in precedenza

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Altro giro, altra corsa, altri buoni spesa per il Comune di Lamezia Terme, questa volta finanziati per 361.569,92 euro dalla Regione Calabria tramite i fondi Pac mentre nel caso precedente erano stati fondi nazionali arrivati per tramite della Protezione Civile.

La convenzione prevede che «il buono di solidarietà alimentare sarà spendibile negli esercizi commerciali aderenti all’avviso pubblico emanato da ciascun Comune, che sarà pubblicato secondo le forme di pubblicità previste e sui rispettivi siti web istituzionali degli Enti».

Due così gli avvisi pubblici che saranno emanati (il primo per gli esercizi commerciali che vorranno accettare i buoni, il secondo per i cittadini che ne dovranno usufruire), prevedendo di corrispondere buoni quantificati in base al nucleo familiare:

  • unipersonale 100 euro
  • due persone 200 euro
  • tre persone 300 euro
  • quattro persone 400 euro
  • cinque persone o più 500 euro

L’importo è aumentato di 50 euro in caso di presenza di un minore 0-3 anni. In caso di presenza di disabile nel nucleo familiare a prescindere dal numero dei componenti l’importo complessivo è di 500 euro.

Sono eventi causali di effetti economici negativi, anche temporanei, causati dell’emergenza da COVID-19 da dichiararsi nelle istanze:

  • la perdita o la riduzione del lavoro senza attivazione di ammortizzatori sociali ovvero con ammortizzatori insufficienti in relazione al fabbisogno familiare;
  • la sospensione temporanea dell’attività con partita IVA rientranti nei codici ATECO delle attività professionali, commerciali, produttive artigianali non consentite dal DPCM 22 marzo 2020 e successive integrazioni;
  • l’impossibilità di percepire reddito derivante da prestazioni occasionali/stagionali o intermittenti a causa dell’obbligo di permanenza domiciliare con sorveglianza sanitaria o per effetto della contrazione delle chiamate;
  • altre cause determinate da specificarsi da parte dell’istante nella auto dichiarazione.

È motivo di ammissione prioritaria alla concessione del beneficio non avere percepito, alla data di presentazione dell’istanza, a nome proprio o di altro componente del nucleo familiare, redditi, contributi o sussidi, comunque denominati nel periodo di lockdown (dal 9 marzo al 3 maggio). Rientrano nell’ammissione prioritaria i richiedenti il cui nucleo familiare abbia percepito contributi, sussidi o redditi entro un importo che va da 0 a 780 euro complessivi nel periodo considerato.

Come nel caso precedente con ogni buono si potranno acquistare: prodotti alimentari e generi di prima necessità (quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo: latte, pasta, zucchero, carne, pane, uova, pesce, olio, frutta, verdura, scatolame, surgelati, alimenti per la prima infanzia, etc); prodotti per l’igiene e la cura della persona (quali, ad esempio: bagnoschiuma, shampoo, deodorante, sapone, dentifricio, pannolini per bambini, assorbenti, carta igienica, cotone, etc); prodotti per la pulizia della casa (quali, ad esempio: detersivi, disinfettanti, saponi, strumenti come scope, secchi, panni detergenti, spugne, etc); farmaci e parafarmaci.

L’Amministrazione Comunale corrisponderà all’esercizio commerciale il corrispettivo dovuto dietro presentazione di regolare fattura e/o nota spese su base mensile, o al raggiungimento della somma di 500 euro, con allegata copia dei ticket ritirati o di estratto conto del singolo QR Code e dei correlati scontrini fiscali, entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione predetta presso l’Ufficio Protocollo del Comune.

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