Il Comune richiama i privati alla manutenzione del verde al fine di scongiurare incendi

Da par suo il Comune dovrà però anche dare il buon esempio, monitorando le attività della ditta incaricata per un totale contrattuale di 739.298,06 euro

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Se dopo lo stop ai lavori durante il periodo di isolamento domiciliare la questione della manutenzione del verde pubblico è divenuta ancor di più un problema di contestazioni da parte della cittadinanza verso il Comune, in senso inverso anche da via Perugini si richiama all’ordine come ogni estate l’ambito delle utenze private.

Nella consueta ordinanza annuale viene dato per «accertato che, l’abbandono e l’incuria da parte dei privati di taluni appezzamenti di terreni, posti sia all’interno che all’esterno della cinta urbana, comporta un proliferare di vegetazione, rovi e di sterpaglia che, per le elevate temperature estive sono causa predominante di incendi».

Viene così pubblicata oggi l’ordinanza che fino al 15 ottobre, ma partendo dal 15 giugno ormai già superato, vieta «in prossimità di boschi, terreni agrari e/o cespugliati, lungo le strade Comunali, Provinciali e Statali e lungo le sedi autostradali e ferroviarie ricadenti sul territorio comunale, di: accendere fuochi; usare apparecchi a fiamma libera o elettrici che producano faville; di fumare e/o compiere ogni altra operazione che possa generare fiamma libera, con conseguente pericolo di innesco».

Entro il 30 giugno privati e utenze commerciali o produttive dovranno «provvedere ad effettuare i relativi interventi di pulizia a propria cura e spese dei terreni invasi da vegetazione, mediante rimozione di ogni elemento o condizione che possa rappresentare pericolo per l’incolumità e l’igiene pubblica, in particolar modo provvedendo alla estirpazione di sterpaglie e cespugli, nonché al taglio di siepi vive, di vegetazione e rami che si protendono sui cigli delle strade e alla rimozione di rifiuti e quant’altro possa essere veicolo di incendio, mantenendo per tutto il periodo estivo, le condizioni tali da non accrescere il pericolo di incendi». Trascorso inutilmente il termine è previsto di «senza indugio ed ulteriori analoghi provvedimenti, provvedere d’ufficio ed in danno dei trasgressori, ricorrendo all’assistenza della Forza Pubblica», anche se questo sarebbe un altro caso in cui la carenza di personale rende l’evenienza più complessa da eseguire.

I lavori sul verde privato dovranno riguardare una fascia di 10 metri di larghezza partendo dal suolo pubblico, vietando lo smaltimento dei residui vegetali di qualsiasi tramite la combustione degli stessi, ma prevedendo che siano avviati ad uso di concimazione vegetale o a processi di biodegrazione e compostaggio.

Nel caso di mancato diserbo di aree incolte in genere sarà elevata una sanzione amministrativa pecuniaria da 50 ad 300 euro, nel caso di procurato incendio a seguito della esecuzione di azioni e attività determinanti anche solo potenzialmente l’innesco d’incendio durante il periodo dell’ordinanza sarà applicata una sanzione amministrativa tra i 1.032 ed i 10.329 euro.

Da par suo il Comune dovrà però anche dare il buon esempio, monitorando le attività della ditta incaricata per un totale contrattuale di 739.298,06 euro a novembre del servizio di manutenzione verde pubblico estensivo e pertinenziale stradale, fontane, potature e trattamenti fitoterapici, per il quale l’amministrazione aveva stanziato 1.282.912,15 euro per un contratto di 24 mesi, il quale sarebbe dovuto però partire a settembre 2019 e terminare ad agosto 2021.

Tra un mese scadranno i termini per poter partecipare alla gara per la gestione triennale dei parchi (ripuliti recentemente dalla Malgrado Tutto, insieme ad altre zone), ed è sempre un incastro di responsabilità tra vari enti il tema della pulizia dei fiumi.

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