“I pochi interventi del piano effettivamente dedicati per la Calabria sono puntuali e non incidono sul grave deficit infrastrutturale”

Il Presidente della Giunta regionale Jole Santelli e l’Assessore ai Lavori pubblici Domenica Catalfamo criticano “Italia Veloce”

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Il Presidente della Giunta regionale Jole Santelli e l’Assessore ai Lavori pubblici Domenica Catalfamo passano all’esame i contenuti del programma “Italia Veloce” illustrati dal Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli nella conferenza stampa di martedì che è seguita al Consiglio dei ministri sul DL Semplificazioni.

Il Presidente Santelli e l’Assessore Catalfamo esaminando il documento ufficiale rilevano che «lo stesso si propone di realizzare un Paese più equo e veloce in termini di raggiungibilità rispetto ai tempi di viaggio, un Paese nel quale l’80% della popolazione vive a meno di 1 ora da una stazione dell’alta velocità. I buoni propositi vengono tuttavia disattesi quando si arriva alla lettura dell’elenco opere previste e ritenute prioritarie da distinguere, peraltro, tra quelle effettivamente finanziabili e quelle ancora da progettare. Se il fine era quello di eliminare il gap storico infrastrutturale tra nord e sud si scopre invece che per la Calabria ad esempio si continuerà a percorrere 30 km in un’ora, dato che di interventi che dovrebbero risolvere l’isolamento della regione non se ne vede traccia, nemmeno per i progetti in attesa di completamento da decenni».

Si contesta che «restano fuori la linea ferroviaria ionica con i ben noti interminabili viaggi nelle tratte Reggio-Catanzaro e Catanzaro-Lamezia, per non parlare dell’alta velocità sulla direttrice tirrenica, della SS 106 nell’area meridionale della regione a forte rischio isolamento e priva di alternative, della trasversale delle Serre eterna incompleta e dell’area metropolitana di Reggio Calabria. Né si parla delle disastrate reti stradali secondarie che collegano il territorio interno alle reti primarie e alle ferrovie. I pochi interventi del piano effettivamente dedicati per la Calabria sono puntuali e non incidono sul grave deficit infrastrutturale. La gran parte degli investimenti continua ad essere prevista nelle regioni del centro-nord del paese e in parte nelle restanti regioni meridionali».

Il Presidente Santelli e l’Assessore Catalfamo concludono evidenziando che «la Calabria non può più essere lasciata nel suo atavico isolamento, mentre il Paese aspira a diventare più “veloce” e più “connesso” secondo i “buoni” propositi del Governo. La Calabria affronterà le sue sfide e farà valere tutte le proprie evidenti ragioni».

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