La giunta comunale propone di rivedere la pianificazione fasce di rispetto ferroviario per le “zone bianche”

Si tratta di porzioni di territorio prive di rappresentazione grafica afferente alla disciplina previsionale di tipo edilizio-urbanistico

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In attesa che si rimetta in moto la macchina amministrativa per portare a termine il piano strutturale comunale, iniziato durante l’amministrazione Speranza e rimasto poi nel proprio iter non concluso sia sotto la gestione Mascaro che quella commissariale con non pochi fronti divergenti di opinioni, la giunta comunale attualmente in carica propone al consiglio comunale di rivedere la pianificazione fasce di rispetto ferroviario.

Nella relazione dell’assessore all’urbanistica, Francesco Dattilo, si rimarca che «è emerso da tempo come nelle tavole del PRG vigente sia rilevabile una incongruenza nella attribuzione della relativa ZTO (Zona Territoriale Omogenea) alle fasce di rispetto ferroviario, laddove l’indicazione per campitura della fascia di rispetto ferroviaria ha evidentemente rimosso altre indicazioni urbanistiche riguardanti le medesime aree; infatti, in coincidenza delle fasce di rispetto delle strade ferrate, non è stata riportata, in tutto o in parte, la classificazione della ZTO (Zona Territoriale Omogenea)» e che «vi sono imprecisioni grafiche ed aree non normate dal PRG» le quali «hanno comportato la riconducibilità di porzioni di aree alle cosiddette “zone bianche”, ovvero a porzioni di territorio prive di rappresentazione grafica afferente alla disciplina previsionale di tipo edilizio-urbanistico».

Attualmente il piano regolatore generale prevede che «lungo i tracciati delle linee ferroviarie, fuori dai centri abitati, è vietato costruire, ricostruire o ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie ad una distanza, da misurarsi in proiezione orizzontale, minore di 30 metri dal limite della zona di occupazione della più vicina rotaia. All’interno dei centri abitati é ammesso, lungo i tracciati delle linee ferroviarie, costruire, ricostruire ed ampliare edifici o manufatti di qualsiasi specie, anche a distanza inferiore a quella suindicata, purché nel rispetto degli allineamenti dei fronti degli edifici esistenti rivolti verso i predetti tracciati delle linee ferroviarie».

Si delibera così di «estendere alle “zone bianche” corrispondenti alle fasce di rispetto ferroviario all’interno dei centri abitati cosi come identificati con delibera di Giunta Comunale n. 304 del 11/03/1997 avente ad oggetto “ Art.4 Nuovo codice della strada. Delimitazione del Centro abitato” e successiva delibera di Giunta Comunale n°483 del 07/09/2011, la destinazione urbanistica di ZTO (Zona Territoriale Omogenea), confinante o prossima a quella priva di pianificazione».

Inoltre di stabilire che «nel caso in cui la fascia di rispetto ferroviaria sia adiacente a differenti ZTO, debba intendersi che la linea di demarcazione fra le due ZTO che penetra all’interno della fascia di rispetto ferroviaria prosegua – dal punto di intersezione tra il confine delle ZTO e la linea esterna di demarcazione della fascia di rispetto medesima – in direzione ortogonale all’asse dei binari» ed «attribuire alle “zone bianche” corrispondenti alle fasce di rispetto ferroviario fuori dai centri abitati la destinazione urbanistica di ZTO “Agricola”».

Per il rilascio del permesso di costruire è comunque necessario che l’ente tutore del vincolo rilasci il nulla osta o l’autorizzazione di competenza.

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