Si paga l’80% dei servizi dovuti al tecnico per accatastamento e certificati energetici, ma ancora chiusi i locali in via Garibaldi foto

A parte l'erba e frequentatori non ufficialmente autorizzati non si muove foglia, ma potrebbero essere inseriti in Agenda Urbana.

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Tra gli immobili soggetti all’inagibilità burocratica diffusa lametina nei due anni di amministrazione commissariale figurano anche quelli oggetto di riqualificazione nel comparto storico via Garibaldi e torrente Canne.

Conclusi i lavori iniziati sotto l’amministrazione Speranza, e proseguiti anche all’inizio della prima Mascaro, i miniappartamenti con ludoteca e piccola arena all’aperto ad oggi son chiusi o vittima dell’incuria, ma un vero e proprio bando di affidamento non c’è mai stato avendo la gestione Alecci rimarcato come mancassero dei documenti, ovvero l’iscrizione al catasto degli immobili e dei certificati energetici dei locali ristrutturati.

In assenza di personale che potesse eseguire tale incarico tecnico, il 16 maggio 2018 è stato approvato il disciplinare di gara e la la procedura dell’affidamento del servizio impegnando 5.605,51 euro. Il 28 maggio 2019 il tecnico incaricato ha trasmetto i tipi di frazionamento, gli atti di accatastamento dei locali ristrutturati nonché la certificazione energetica di tutte le particelle interessate all’intervento, con esclusione delle particelle n. 112 e 1372 in attesa di una loro regolarizzazione sul decreto d’esproprio. A novembre dello stesso anno lo stesso professionista chiedeva il pagamento di un acconto pari all’80% delle competenze tecniche, ovvero 3.675,74 euro oltre 183,79 per oneri Cassa Geometri, richiesta accolta il 9 marzo ma con determina pubblicata solo oggi.

Intanto in via Garibaldi a parte l’erba e frequentatori non ufficialmente autorizzati non si muove foglia, anche se gli stessi potrebbero essere inseriti negli interventi destinati al sociale come Agenda Urbana.

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