Il consiglio post Covid-19 torna con microfoni velati, consiglieri in 4 file e discussioni deviate dall’ordine del giorno

Prossima convocazione tra 2 settimane, a meno di ulteriori imprevisti, per smaltire mozioni ed interrogazioni pregresse ed altre proposte di giunta

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Microfoni “velati”, consiglieri su due file diverse per schieramento per far rispettare le distanze di sicurezza e non dover ricorrere alle mascherine, niente diretta streaming (ma il ritorno del proiettore per la relazione su i due bilanci in discussione) nella Sala Napolitano per il primo consiglio comunale chiamato a rispettare le norme post coronavirus.

A circa 5 mesi dalla precedente convocazione in via Perugini è quasi come un ritorno a scuola, sebbene durante la settimana non manchino le sedute di commissione consiliare in cui gran parte degli eletti si ritrova (ogni commissione vede fino a 14 partecipanti su 24 consiglieri eletti), ed anche un esordio per Pasquale Pupo, terzo segretario generale ad intervenire in altrettanti diverse sedute di consiglio, ma questa volta con il ruolo di “titolare definitivo”, anche se dal suo arrivo non sono mancate le polemiche (vedi aumento del compenso per aver avuto anche cariche dirigenziali, e rapporti tesi con i sindacati scaturiti anche in una querela) e le innovazioni (causa Covid-19 anche in via Perugini si è arrivati all’uso delle tecnologie per poter presenziare a distanza a riunioni di giunta, possibilità di cui ha usufruito proprio il segretario generale).

Nell’ambito del dibattito interventi per lo più dall’opposizione, con la maggioranza a trovare voce nella parte relativa alle proposte passate dalle commissioni, ma superato il primo scoglio sull’incompatibilità non riscontrata negli attuali consiglieri (ed una non votazione, dopo pausa strategica, su una mera presa d’atto) ad essere maggiormente nominati sono i revisori dei conti assenti, i numeri dei bilanci comunali che continuano a far predicare cautela, e le pratiche già oggetto di divergenze in commissione ma alla fine approvate dall’aula.

Nel flusso di coscienza politico i consiglieri anticipano già temi del bilancio di previsione 2020-2022, che non sarà approvato entro fine luglio, ma il rinvio a fine settembre del termine non renderà possibile che una delle prime comunicazioni che il neo Prefetto, Maria Teresa Cucinotta, avrà con l’amministrazione comunale che oggi le ha dato il benvenuto possa essere il sollecito di approvare lo strumento economico entro 10 giorni.

Complice anche la riunione mattutina si è arrivati a parlare anche di Ato, con Guarascio a chiedere al sindaco Mascaro impegni sull’impiantistica, anche se lo stesso primo cittadino nel rispondere ad una sedia vuota (nel frattempo l’ex candidato del centrosinistra aveva lasciato il Comune) specificava come l’impianto di Catanzaro e l’eventuale futura discarica di servizio a Lamezia Terme non saranno prerogative delle due città ma di tutta la provincia tramite l’ambito territoriale, anche se poi alla stampa l’annuncio di interventi migliorativi sull’impianto di San Pietro Lametino lo darà il primo cittadino di Catanzaro. Nei giorni scorsi già in commissione nella discussione inerente Lameziaeuropa si era parlato poi di possibili investimenti privati nel campo delle fonti rinnovabili, ma oggi anche in presenza del punto sul mantenimento delle quote delle società partecipate si ci è concentrati maggiormente sulla tenuta economica di Lamezia Multiservizi, Sacal e Lameziaeuropa, escludendo ricapitalizzazioni, mentre rimane dispersa la situazione dell’Ente Fiera.

Nella fase finale, quando ormai l’orologio segnerebbe l’orario del pranzo, c’è spazio anche per qualche sorriso come il lapsus di Piccioni che annuncia voto favorevole ad una pratica dopo aver sottolineato la volontà di essere contrario per “differenziarsi politicamente” (l’opposizione ha infatti preso le distanze da alcuni punti, anche quando ne ha riconosciuta la bontà procedurale) o uscite “studiate” su alcune votazioni non passate inosservate dai due fronti ma ininfluenti ai fini del risultato finale.

Prossima convocazione tra 2 settimane, a meno di ulteriori imprevisti, per smaltire mozioni ed interrogazioni pregresse ed altre proposte di giunta da dover votare in consiglio comunale.

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