L’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale passerà a 6 ore settimanali per 104 alunni

Per il ripristino del servizio socio-assistenziale per 12 disabili mentali si dovrà presentare un emendamento al bilancio

In vista del prossimo anno scolastico, Piccioni tramite mozione chiede di rivedere quanto in essere per il servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità, ridotto a 2 ore per 85 studenti lametini durante la gestione commissariale.

Sul tema risponde il sindaco Mascaro, assicurando che dopo il confronto avvenuto con gli assessori interessati (bilancio per la copertura economica, scuola e servizi sociali per quanto riguarda l’ambito organizzativo), si passerà a 6 ore settimanali per 104 alunni «e per l’inizio dell’anno scolastico dovremmo avere il nuovo gestore del servizio, essendo in corso la verifica dei requisiti dopo l’espletamento della gara».

Chiede il ripristino del servizio socio-assistenziale per 12 disabili mentali invece Gianturco, il che comporterebbe un impegno di spesa in bilancio (il previsionale è stato già approvato in giunta, però) e successiva discussione se la questione possa essere riproposta poi in consiglio come emendamento, mentre il sindaco Mascaro giustifica la precedente soppressione sia con le ristrettezze economiche che ora con l’inserimento del servizio all’interno del piano di zona. «Il nuovo piano sarà da approvare entro settembre, con verosimile nuova proroga a fine novembre, ed in attesa di poter rispondere alle norme regionali, per avere i necessari fondi, in bilancio abbiamo già previsto degli stanziamenti per l’assistenza domiciliare che non vanno incontro ai centri diurni specifici» risponde Mascaro rinviando eventuali dibattiti su diverse destinazioni dei fondi al bilancio di previsione (ogni emendamento rispetto a quanto già deliberato dalla giunta dovrà rispettare l’equilibrio di bilancio, quindi per un nuovo capitolo di spesa un altro sarà definanziato).

Le mozioni, originariamente presentate a gennaio, trova l’unanimità di favorevoli per quella di Piccioni, discussione invece più articolata su quanto si può o non può fare invece sulla proposta di Gianturco, che alla fine vede bocciata la proposta rinviando l’ipotesi ad un emendamento al bilancio (anche se la maggioranza sull’ipotesi di presentarlo come consiglio si divide tra contrari ed astenuti).