Approvate Tari, Imu e Irpef 2020, la riscossione del tributo sui rifiuti deliberata in 4 rate

Pagamenti divisi tra 30% a fine ottobre, 30% a fine novembre, 20% a fine gennaio 2021 ed il rimanente 20% il mese dopo.

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Superato il punto del bilancio consolidato 2019, e ritrovata la compattezza in maggioranza dopo gli arrivi in seconda battuta e l’uscita tattica dell’opposizione ad inizio seduta, si inizia con le varie parti del bilancio di previsione 2020/2022, con agli atti 7 emendamenti al previsionale 2020: 4 della minoranza, 1 di Nicotera, 2 del sindaco.

Avviene un’unica presentazione per quanto riguarda i tributi ed aliquote (Tari, Imu, Irpef), che sono immutate rispetto al 2019 (Imu e Tasi sono accorpate per come previsto a livello nazionale).

Sul tributo relativo alla gestione del ciclo dei rifiuti a nome dei consiglieri di centrodestra nell’opposizione Mimmo Gianturco (misto) propone l’emendamento per passare da 3 rate (30% a fine ottobre, 30% a fine novembre, 40% a fine gennaio 2021) a 5 (ogni rata al 20%), richiesta che non trova il favore della dirigente Nadia Aiello per motivi contabili, «in quanto il 30 aprile rimane il termine per approvare il rendiconto e non possiamo avere il 60% del tributo da riscuotere nel 2021, andando poi ad incidere anche sul tema dei crediti di dubbia esigibilità che è legato a sua volta anche sul potenziale assunzionale».

Si arriva così ad un nuovo emendamento, presentato dal sindaco dopo la concertazione con l’opposizione e maggioranza, a 4 rate con una scadenza in più al 28 febbraio divise tra 30% a fine ottobre, 30% a fine novembre, 20% a fine gennaio 2021 ed il rimanente 20% il mese dopo.

Mascaro nell’annunciare voto favorevole rimarca come «il Comune ieri ha pagato il quinto bimestre all’Ato di Catanzaro, estinguendo il debito con la Regione tramite i finanziamenti ottenuti da restituire dall’ottobre 2021 in 30 anni», sposando anche la causa di un ritorno a 5 rate a partire dal 2021 «perché i dati certificano che in quel caso avevamo una percentuale di riscossione più ampia».

Unanimità di consensi per la Tari 2020 così rivista nella riscossione, non dimenticando i 36 milioni ancora non pagati relativamente alle annualità passate.

Si arriva poi al confronto sull’entità della Tari stessa, tra i costi di bonifica dei rifiuti lasciati abusivamente sul territorio (l’arrivo di 10 telecamere da poter installare sul territorio dovrebbe intervenire sul piano sanzionatorio) che vanno spalmati su tutta la collettività e non permettono un costo globale minore, mentre sarà il consiglio comunale a dover rivedere il regolamento sulla distribuzione delle esenzioni fermo restando l’obbligo di copertura del costo totale (quindi per chi pagherà meno, ci sarà chi pagherà di più nel 2021).

Matteo Folino (Forza Italia) annuncia voto contrario lamentando che «la conferma delle tariffe e tributi dimostra un immobilismo dell’amministrazione comunale», anche se dal 2014 si ha un piano di riequilibrio da dover rispettare.

Si associa all’analisi sulle conseguenze del Covid-19 sui conti di tutti i comuni anche Rosario Piccioni (Lamezia Bene Comune), distinguendo però che «l’assenza di emendamenti da parte nostra non significa che si condivida ogni proposta in discussione, anche per un bilancio nato ad agosto», mentre Aquila Villella (Pd) chiede maggiore attenzione sull’aspetto della riscossione «andando a colpire utenze, private o commerciali, che sono fantasma per il Comune».

La votazione vede 13 favorevoli, 5 astenuti (centrodestra opposizione) e 4 contrari (centrosinistra opposizione) per la Tari.

La nuova Imu, che vede incorporata anche la Tasi, vede invece la situazione più polarizzata: 13 favorevoli (maggioranza), 9 contrari (opposizione). Stessa votazione anche per l’Irpef.

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