Con toni aspri tra la parte amministrativa ed i revisori dei conti, approvato il consolidato 2019

Alle 10.20, un'ora dopo l'ora pattuita, i banchi della maggioranza sono pieni a 2/3 (assenti Saullo, Nicotera, Costantino, Caruso, Saladini, Rubino)

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Con la falsa partenza con alcune assenze nei banchi della maggioranza, il consiglio comunale ha come primo punto fattivo di discussione quello sul bilancio consolidato 2019, da approvare entro fine novembre.

Per la prima volta da inizio mandato anche la terna dei revisori dei conti (Ettore Domenico Riitano, Maria Aino, Francesco Vergata) è presente in aula, dopo non aver offerto il proprio apporto ai lavori delle sedute precedenti di consiglio e commissione nelle discussioni sui bilanci.

Alle 10.20, un’ora dopo l’ora pattuita, però i banchi della maggioranza sono pieni a 2/3 (assenti Saullo, Nicotera, Costantino, Caruso, Saladini, Rubino), ed i 9 consiglieri dell’opposizione escono fuori per far mancare il numero legale.

Alle 10:35 i numeri tornano quelli necessari per poter svolgere i lavori, con l’arrivo nella maggioranza di Saullo, Nicotera, Rubino e Costantino, ed il rientro in aula della minoranza.

Preliminarmente Lucia Cittadino (Nuova Era) annuncia l’adesione del Comune alla rete di città demenza friendly, proposta dall’associazione per la ricerca neurogenetica, con lunedì camminata sul lungomare Falcone – Borsellino insieme ai pazienti ed i familiari, mentre il presidente del consiglio comunale, Pino Zaffina, saluta il ritorno in città del vescovo Giuseppe Schillaci e l’arrivo dei nuovi vertici dei carabinieri.

Sul consolidato 2019 l’assessore Sandro Zaffina rimarca come «anche questo atto è propedeutico alle assunzioni di personale, per questo arriva in aula prima del termine grazie ad un lavoro incessante». Come per il precedente consolidato approvato qualche mese fa, dati i ritardi della terna commissariale, il resoconto dell’anno scorso mette in relazione il consuntivo del Comune con il bilancio di esercizio della Multiservizi approvato il 22 giugno, il cui concordato è oggetto di divergenze di opinioni con i revisori dei conti.

Da un passivo di 18 milioni di euro si passa ad un attivo di 20 milioni nel giro di un anno, che con le imposte diventa di circa 10 milioni, con le disponibilità liquidate passate a poco più di 8.600.000 euro.

Si arriva poi ad analizzare il parere negativo dei revisori, con Zaffina a non nascondere il disappunto sulle osservazioni avute: «sostiene il collegio che le perdite della Multiservizi dovessero essere portate nel bilancio 2019, mentre il parere citato indica che l’eventuale accantonamento sarebbe dovuto essere riportato sul previsionale 2020. Si cita poi un bilancio 2018 della Multiservizi che la terna commissariale non ha approvato nei termini, dando così un parere negativo nonostante una procedura di concordato già siglata al momento della valutazione in questo mese, ovvero a novembre 2019, con i bilanci 2018 e 2019 approvati a giugno».

Per il presidente Ettore Domenico Riitano «sul piano civilistico la positività riscontrata nel 2020 per la Lamezia Multiservizi deve andare nel bilancio corrente del Comune, e non nel 2019 quando c’era l’ammissione e non l’omologazione del concordato, tenendo conto anche del parere non favorevole del collegio sindacale della società partecipata sul bilancio 2019 approvato a giugno» generando una serie di reazioni da parte del sindaco e dei consiglieri da ambo i lati che contestano il disinteresse al confronto in questi mesi da parte dei revisori alle attività degli organi di indirizzo politico (testimoniate dalle assenze in commissione e consiglio comunale nonostante le pec certifichino gli inviti inviati e ricevuti). Il nodo del contendere è quindi la gestione dei conti sotto la terna commissariale, ma i danni si chiedono ora nel 2020, anche se l’attuale terna commissariale ha iniziato il proprio impegno in via Perugini nel 2018 rimarcando di aver dato parere non favorevole anche alla terna commissariale.

Il parere del sindaco Paolo Mascaro è che «la questione dell’accantonamento doveva essere affrontata dai commissari, oggi è una vicenda superata perché abbiamo dati economici cristallizati diversi rispetto al parere del Ministero dell’Interno richiesto», lamentando alzando i decibel le assenze di altri rilievi se non questo della lettura ed interpretazione di tempi e modi «perché il 20 novembre 2019 si consacra la situazione contabile dei creditori, il resto è vacuo formalismo che non c’è stato sotto la gestione commissariale».

In votazione il consolidato 2019 trova 5 astenuti (Pegna, Gallo, Gianturco, Folino, Mastroianni), 4 contrari (Guarascio, Piccioni, Villella, Cittadino), 14 favorevoli.

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