Contestata l’azione sui servizi cimiteriali alla Multiservizi, proroga in attesa di nuovo affidamento con forno crematorio

Da via Perugini si imputano diverse criticità di gestione e strutturali alla società in house, con posti di sepoltura esauriti

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Nell’immediata vigilia dei giorni con maggiore afflusso nei 3 cimiteri cittadini rimane ancora vivo il problema della gestione ed implementazione dei tre luoghi di eterno riposo, con anche gli atti amministrativi che dimostrano come tra Comune di Lamezia Terme e Lamezia Multiservizi, gestore dei servizi cimiteriali, non ci sia una piena unità di intenti.

Dopo 4 incontri avvenuti tra marzo e giugno «permangono differenti valutazioni tra quanto indicato e proposto dai funzionari dell’area Tecnica comunale ed il Direttore della Lamezia Multiservizi» viene espressamente scritto nella determina pubblicata oggi, sottolineando che «la situazione inerente i 3 cimiteri cittadini stante la carenza di loculi e le quotidiane difficoltà affrontate si presenta particolarmente complessa».

Il DUP 2020-2022 per la gestione e l’ampliamento dei cimiteri cittadini prevede l’individuazione di un soggetto esterno, ma nel frattempo viene ulteriormente prorogato il contratto con la Lamezia Multiservizi che va avanti dal 2009 e sarebbe scaduto a fine 2019.

Con nei cassetti due proposte di progetto di finanza da parte di privati, non giudicate sotto la gestione commissariale e da luglio con nuove linee di indirizzo per la valutazione da parte dell’attuale amministrazione comunale, la determina di via Perugini non ha un giudizio lusinghiero sulla propria partecipata, reputando che «ha investito poco in detto servizio, nulla facendo in termini di informatizzazione dei dati, in ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli immobili ed impianti esistenti e nulla in termini di progettazione e programmazione. La stessa ha regolarmente svolto le manutenzioni ordinarie, le operazioni di polizia mortuaria, nonché gli atti amministrativi connessi, comprese le istruttorie tecnico-amministrative relative ai servizi ed alle concessioni cimiteriali».

Secondo il Comune però «è comunque ormai evidente la gravità in cui versano i servizi cimiteriali», elencando una serie di criticità:

  • non ci sono più loculi disponibili per le sepolture. I 140 loculi realizzati ed in attesa di collaudo tecnico-anninistrativo, distribuiti tra i 3 cimiteri, sono assolutamente insufficienti a rispondere alle esigenze di cittadini, e si sta procedendo con tumulazioni provvisorie in loculi provati;
  • strutture in gran parte obsolete, sia per impianti (pubblica illuminazione assente, impianto luci votive non conforme, etc. ) che per moduli edilizi;
  • il particolar modo al cimitero di Nicastro (parte storica) le strade, le rampe e gli scalini non consentono la necessaria sicurezza per gli utenti.

Si denota poi la mancanza di:

  • un ossario, secondo quanto stabilito dall’art. 67 del D.P.R. 285/90, per la raccolta delle ossa provenienti dalle esumazioni non richieste dai familiari o un cinerario comune, secondo quanto stabilito dall’art. 80 del D.P.R. 285/90, per la raccolta e conservazione in perpetuo delle ceneri provenienti dalla cremazione delle salme, per le quali sia stata espressa la volontà del defunto di scegliere tale forma di dispersione dopo la cremazione oppure per le quali i familiari del defunto non abbiano provveduto ad altra destinazione;
  • un obitorio rispondente alle normative vigenti ed in particolare a quanto disposto dall’art. 13 del D.P.R. 285/90;
  • una camera mortuaria rispondente alle caratteristiche previste dagli artt. 64 e 65 del D.P.R. 285/90;
  • una sala autopsia se non diversamente disposto per l’invio all’obitorio, rispondente alle caratteristiche previste dall’art. 66 del D.P.R. 285/90;
  • servizi igienici per i frequentatori e per gli operatori secondo quanto stabilito dall’art. 60/1 del D.P.R. 285/90;
  • cappella
  • alloggio custode
  • spazi dedicati a religioni diverse.

Nell’allega relazione tecnica si ammette che «da quanto soprariportato e da quanto già detto (1355 richieste di aree per realizzazione cappelle private e mancanza di sufficienti aree interne per la realizzazione dei circa 6.405 loculi necessari ad un fabbisogno ventennale) si rende necessario procedere all’ampliamento dei 3 cimiteri cittadini», con l’idea di «realizzare un tempio crematorio presso il Cimitero dell’ex comune di Nicastro, in un’area allo stato residuale» venendo «posizionata nei pressi dell’accesso posto a destra dell’attuale entrata principale (vecchio cimitero), adiacente lo spiazzo antistante il cimitero. L’inserimento di questo edificio, se architettonicamente qualificante, potrebbe essere una sorta di monumento che qualifichi l’intero spazio. La scelta della collocazione consentirà, inoltre, di creare maggiori spazi a disposizione dei cittadini, la struttura infatti dovrebbe essere composta da una sala del commiato, una piazza, il giardino, oltre ai necessari uffici preposti al pubblico e il parcheggio».

Nei calcoli comunali i costi di gestione ammonterebbero a 564.873,48 euro, e si dividono tra:

  • personale 474.953,48
  • personale indiretti 13.920
  • generali di gestione 76.000
  • I ricavi ammonterebbero a 575.650 euro, divisi tra:
  • concessioni cimiteriali 156.000
  • servizi cimiteriali 210.000
  • diritti/autorizzazioni cimiteriali 19.650

RICAVI DA LUCI VOTIVE

  • Nicastro 110.000
  • Sambiase 70.000
  • Sant Eufemia 10.000

Il piano delle opere approvato in consiglio comunale prevede un progetto da 50 milioni di euro, privati, per la gestione per 25 anni di tale servizio con 1 milione di euro per il servizio di progettazione nel 2020, 5 milioni nel 2021 per l’affidamento ed inizio lavori, per poi andare nelle annualità successive.

Nel 2018 due erano state le proposte presentate, non andate avanti nella valutazione sotto la terna commissariale:

  • il 9 aprile 2018 quella della costituenda ATI composta dalla società REM srl (Capofila) e società A&P – associati e partners Srl, entrambe con sede a Siracusa;
  • il 23 maggio 2018 altra proposta era della società di servizi integrati Civil Enngineering Services S.R.L. con sede a Roma che proponeva la realizzazione in concessione e gestione di un tempio crematorio nel cimitero di Nicastro e realizzazione di manufatti cimiteriali nei cimiteri di Nicastro, Sant’Eufemia e Sambiase mediante la procedura di finanza di progetto.

Passati 2 anni, e dopo il Covid-19, lo scenario potrebbe non essere più il medesimo.

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