Contratto scaduto per la sede lametina, interlocuzione avviata tra Comune ed ente sordi

Incontro in terza commissione per limare le criticità segnalate rispetto alla proposta recapitata dagli uffici

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Una rinegoziazione del contratto proposto per la sede lametina dell’ente sordi viene richiesta da rappresentanti dello stesso al Comune di Lamezia Terme, essendo attualmente la stessa ospitata all’interno di un appartamento confiscato con l’attuale accordo scaduto.

In terza commissione viene così analizzata la proposta fatta arrivare dagli uffici comunali all’associazione ma anche le criticità della sede, già durante il periodo commissariale al centro di polemiche, occupata da più associazioni insieme (ognuno ha una sua stanza) che insieme versano un canone tra utenze e manutenzione, per una sorta di locazione totale.

Secondo l’associazione la proposta fatta arrivare dal Comune ha pretese più esose rispetto alla precedente in vigore, chiedendo così di poter rivedere alcuni aspetti per poter continuare a mantere la presenza in città.

Una soluzione alternativa sarebbe quella di trovare un’altra collocazione per l’ente, in uno stabile con magari meno criticità, mentre nella fase più programmatica a breve termine il sindaco apre alla possibilità che alcuni lavori di manutenzione possano essere inseriti tra quelli aggiudicati dall’accordo quadro per gli immobili comunali, anche alla luce della lista rivista per i lavori effettuati nelle scuole con finanziamenti ministeriali.

Altro intervento possibile il riconoscimento di un contributo annuo in cambio di servizi come sportello aperto al pubblico per le specifiche esigenze da parte degli utenti sordomuti, aspetto che andrà inserito però nel nuovo contratto.

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