Passano 35 debiti fuori bilancio e vicinanza ai dipendenti Abramo Customer Care, rinviata la discussione sui test rapidi

L'astensione della maggioranza fa così rinviare la discussione ad altra seduta per l'acquisto dei tamponi

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Si passa poi al riconoscimento di 35 debiti fuori bilancio per quasi 1.175.000 euro (nella maggior parte relativi ad espropri) derivanti da sentenze risalenti ad un periodo tra il 2013 e 2020, con il sindaco a reputare che «entro qualche mese dovremmo riuscire a smaltire l’inevaso, visto che durante i 2 anni di gestione commissariale tutto è stato fermo», arrivando al riconoscimento di 102 debiti fuori bilancio in questo primo anno di gestione dell’amministrazione Mascaro «ed altri ne saranno riconosciuti entro il 30 novembre per rispettare i termini degli assestamenti di bilancio, potendo anche liquidare in tempi più rapidi quanti hanno già visto riconosciuto il proprio diritto senza ricorrere ad anticipo di tesoreria».

Per Mascaro «in un momento di crisi la velocità di pagamento è uno dei modi in cui il Comune è vicino alla città e alla sua economia» reputando che «stiamo riuscendo a rispettare in anticipo i termini di liquidazione entro 30 o 120 giorni di quanto dovuto, e oggi abbiamo anche saldato in anticipo l’ultimo bimestre 2020 per la gestione dei rifiuti all’Ato».

Lucia Cittadino invita l’amministrazione comunale ad aderire agli indennizzi per i tempi ragionevoli di giustizia non rispettati, citando proprio il punto sull’esproprio approvato che era risalente agli anni 80, ambito da cui però secondo l’attuale giurisprudenza gli enti pubblici sarebbero esclusi valuta il sindaco. Pratiche che passano con 12 favorevoli e 8 astenuti.

Fuori dall’ordine del giorno, Rosario Piccioni propone, tramite mozione sul tema dell’Abramo Customer Care, una presa di posizione istituzionale ma simbolica sulla vertenza in atto tra sindacati e proprietà che si appresta al concordato preventivo. Presa di posizione, ricapitolando anche le interlocuzioni avute in commissione al tempo del passaggio dall’area industriale allo smart working, viene sollecitata anche da Giancarlo Nicotera.

La mozione viene approvata da maggioranza ed opposizione, ma oltre alla solidarietà e vicinanza nell’ambito pratico l’interlocuzione avverrà su altri tavoli.

Altra mozione ex novo è quella di Aquila Villella, che propone l’acquisto da parte del Comune di test rapidi per aiutare la mappatura saltata da parte dell’Asp di Catanzaro «potendo così anche liberare chi ha finito la quarantena senza avere un riscontro sulla relativa guarigione o positività», citando i casi degli altri comuni lametini che si sono poggiati a donazioni ed i servizi di laboratori privati.

Annalisa Spinelli chiede di rinviare la questione a dopo l’incontro che è previsto nel pomeriggio «perché servono azioni sinergiche tra i vari enti chiamati in causa», ed anche il sindaco propone di rimandare la proposta ad una successiva seduta inquadrandola in un contesto più ampio «anche perché successivamente al test rapido è necessario avere un altro tampone da parte dell’Asp, con tutti i ritardi esistenti noti».

L’astensione della maggioranza fa così rinviare la discussione ad altra seduta.

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