Conte conferma le restrizioni natalizie su movimenti e attività, superiori dopo il 7 gennaio in aula al 75%

Bar e ristoranti non muteranno le proprie libertà di azione per come visto fino ad oggi con le 3 zone

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    Conte conferma i 3 diversi colori per le regioni, difendendo le scelte fatte fino ad ora poiché «nel giro di un mese abbiamo riportato l’indice rt sotto 1, con cali nei ricoveri ed accessi in pronto soccorso. Con rigore e rispetto in prossimità delle festività natalizie tutte le regioni potranno rientrare in zona gialla, abbiamo evitato un nuovo lockdown penalizzante per tutta l’Italia».

    Arriva così il distinguo: «il piano di misure tra il 21 dicembre al 6 gennaio servono per scongiurare una terza ondata già in gennaio, non meno violenta delle precedenti».

    Vengono così confermate le misure già deliberate ieri per il periodo comprendente Natale, Capodanno ed Epifania, con quarantena obbligatoria per chi arriverà dall’estero.

    Vacanze nei confini regionali, Natale, Santo Stefano e Capodanno ognuno nel proprio comune di residenza

    Dal 7 gennaio superiori nuovamente con la didattica in presenza, anche se nella prima fase riguarderà il 75% degli stessi, rimandando a Regioni ed enti locali la rimodulazione dei trasporti.

    Bar e ristoranti non muteranno le proprie libertà di azione per come visto fino ad oggi con le 3 zone, quindi solo in zona gialla pranzi consentiti anche nei giorni festivi, raccomandando alla massima cautela a non invitare conviventi a casa.

    Da domani al 6 gennaio negozi aperti fino alle 21, mentre nei centri commerciali festivi e prefestivi vedranno aperti solo gli esercizi di prima necessità.

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