Finanziamenti dal Ministero dell’Interno per 5 comuni del lametino per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza

Fino a concorrenza della disponibilità delle risorse finanziarie previste, previsti 17 milioni di euro a 254 enti locali

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha approvato la graduatoria definitiva che assegna, fino a concorrenza della disponibilità delle risorse finanziarie previste, 17 milioni di euro a 254 enti locali per la realizzazione di sistemi di videosorveglianza.

La possibilità per i comuni di realizzare tali sistemi avvalendosi di finanziamenti statali rientra tra gli obiettivi di prevenzione e contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa e predatoria nell’ambito dei “patti per l’attuazione della sicurezza urbana” sottoscritti dal prefetto ed il sindaco (d.l. n. 14/207, conv. con legge n. 48/2017).

Le richieste presentate sono state 2.265. La graduatoria della apposita procedura concorsuale indetta per la assegnazione dei fondi disponibili nell’anno 2020 è stata redatta sulla base della valutazione della pluralità di criteri definiti con il decreto della titolare del Viminale, di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze dello scorso 27 maggio. Tra i criteri l’indice di delittuosità comunale e provinciale, la situazione della sicurezza nell’area o aree interessate dal singolo progetto, il livello di progettazione della proposta di realizzazione del sistema.

Nel lametino coinvolti, con cofinanziamenti a proprio carico:

  • Martirano Lombardo 34.493,32
  • Motta Santa Lucia 112.530
  • Falerna 132.500
  • Pianopoli 196.000
  • Nocera Terinese 100.616,64

Fuori dagli ammessi:

  • Cortale 204.612
  • Soveria Mannelli 194.880,55
  • Carlopoli 132.709,65
  • Maida 146.534
  • Martirano 99.000
  • Gizzeria 365.918,74
  • Platania 237.537,82
  • Decollatura 315.981,80
  • Curinga 200.000
  • San Pietro a Maida 340.000
  • Serrastretta 246.527

È stata prevista la necessaria preventiva sottoscrizione di un patto con la prefettura, la non coincidenza del sistema di videosorveglianza proposto con altri precedentemente realizzati con finanziamenti pubblici concessi o erogati negli ultimi 5 anni, la preventiva approvazione del progetto da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, l’impegno del comune richiedente di iscrivere in bilancio le somme necessarie per la manutenzione degli impianti di videosorveglianza che si intende realizzare.

Un punteggio maggiore è stato riservato ai piccoli comuni e – a parità di posizione in graduatoria – titoli di preferenza per quegli enti con una dichiarazione di dissesto negli ultimi 10 anni e, sempre negli ultimi 10 anni, lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni da parte della criminalità organizzata.

Per le annualità 2021 e 2022 sono previste per la videosorveglianza risorse statali pari rispettivamente a 27 e 36 milioni di euro (articolo 35 quinquies del decreto legge n.113/2018 convertito in legge con la n.132/2018).