Al 16 dicembre il Comune aveva disponibilità di cassa per 8.092.791,59 euro, la soddisfazione di Mascaro

Prima dell'insediamento della terna commissariale 252.119 euro presso il conto corrente postale e di 49.267,14 euro presso l’ufficio economato

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Mentre rimane di attualità il mancato parere della commissione ministeriale sul piano del fabbisogno triennale del personale comunale, in via Perugini anche sotto la gestione commissariale si deve continuare a lavorare sul bilancio di previsione 2021/2023, il cui attuale termine previsto per il 31 gennaio potrebbe essere rivisto la prossima settimana a livello nazionale per il 31 marzo.

Aggiornamenti in merito arrivano da Paolo Mascaro, sindaco attualmente sospeso dall’incarico dopo la sentenza del Tar Calabria, con doppio ricorso al consiglio di Stato tra il fronte che vorrebbe un ritorno degli organi eletti in carica e l’altro che vorrebbe nuove elezioni ex novo e non solo nelle 4 sezioni annullate.

«Si è proceduto oggi presso la Casa Comunale alla sottoscrizione del verbale n. 521 dell’08/01/2021 inerente la “verifica straordinaria di cassa” del Comune di Lamezia Terme alla presenza del Commissario, del Collegio dei Revisori, del Dirigente e di Sindaco ed Assessore al Bilancio» spiega Mascaro, «il risultato di ottima amministrazione è del tutto evidente ed incontestabile: alla data della cessazione provvisoria del mandato (16/12/2020) il Comune aveva disponibilità di cassa per 8.092.791,59 euro, già defalcata dell’importante importo di cui alla transazione Deca che aveva riguardato esborso del Comune per 3.700.000 euro; inoltre, è stata certificata posizione attiva, sempre al 16/12, di 252.119 euro presso il conto corrente postale e di 49.267,14 euro presso l’ufficio economato».

Il legale lametino sottolinea come «durante l’intero arco del 2020 non vi è stato un solo giorno nel quale il Comune ha dovuto ricorrere ad anticipazioni di tesoreria, con risparmio per la Comunità di centinaia di migliaia di euro di interessi passivi. Sono dati inconfutabili che non possono non fare esprimere la massima soddisfazione anche perché ottenuti in un anno difficilissimo quale il 2020».

Inizialmente il 2020 doveva essere la fine del primo mandato quinquennale per l’amministrazione Mascaro, che però ha svolto circa metà mandato tra scioglimento per infiltrazioni mafiose ed ora sospensione anche della seconda versione per via della sentenza del Tar in merito agli esiti elettorali di 4 sezioni sulle 78 del novembre 2019.

Secondo Mascaro «oramai è lontano il 2015 quando, in sede di verifica straordinaria di cassa, si accertò purtroppo che vi era posizione debitoria con il tesoriere per ben 11.800.000 euro, e che nel 2014 si era fatto ricorso all’utilizzo dell’anticipazione di tesoreria per 360 giorni su 365 con esborso di ingenti somme per interessi passivi a carico della Comunità», dichiarandosi «pronti, quindi, a riprendere al più presto il percorso solo momentaneamente interrotto con l’orgoglio di aver risanato l’ente».

Il bilancio attuale, però, al momento rimane nelle competenze della terna commissariale, così come la problematica del personale da assumere.

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